Piramide di Djedefra: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
inserito link
Riga 34:
Kheper condusse i funerali del suo predecessore nella [[piramide di Cheope]] a [[Giza]], come testimoniato da iscrizioni<!-- non riesco a tradurre "was durch Inschriften in den dortigen Schiffsgruben belegt ist" -->. Per la sua tomba, il nuovo faraone, lasciò tuttavia la necropoli per scegliere un sito 8 km più a nord-ovest, oggi presso il villaggio di Abu Rawash.<ref>{{de}} Alberto Siliotti, ''Pyramiden - Pharaonengräber des Alten und Mittleren Reiches''. Pag. 92</ref> La piramide era molto più piccola delle strutture delle due precedenti, ma le ragioni della riduzione delle dimensioni non sono chiare. La tomba si trova su di una collina che domina la [[piana di Giza]], con un dislivello di circa 80 m<ref name="google-earth">Quota rilevata su [[Google Earth]]: Abu Roasch ~150&nbsp;m sul livello del mare, mentre la piana di Giza ~70&nbsp;m.</ref>, che, nonostante la piramide fosse stata più piccola, ne permetteva una posizione più elevata. I motivi esatti per il cambiamento di posizione non sono noti, ma potrebbero essere stati sia tecnici che dovuti al crescente culto del sole. Kheper fu il primo faraone che portava il titolo di ''"Figlio di Ra"'' (''Sa Ra''). Secondo recenti ricerche, non sarebbero mai avvenute dispute con i fratelli e le sorelle per la successione al trono.<ref>Mark Lehner, ''Geheimnis der Pyramiden'', pag. 120</ref><ref>Rainer Stadelmann, ''Die ägyptischen Pyramiden. Vom Ziegelbau zum Weltwunder'', pag. 126</ref><ref name="Verner" /> La scelta della nuova sede ha richiesto una strada molto lunga per la zona piramide, stimata in circa 1700 m.
 
La cava di materiale per il nucleo della piramide era situata a circa 2 km ad est vicino alla [[prima piramide numero 1 di Lepsius]] e ad una [[mastaba]]. Lo spessore degli strati di calcare trovato sono coerenti con le dimensioni delle pietre della piramide.<ref>{{fr}} Bernard Mathieu, ''Chantiers archéologiques et programmes de recherche.'' Etudes égyptologiques et papyrologiques. 1. Abou Rawash. BIFAO 100, 2000, 447-452</ref>
 
==Note==