Moham Bikran Singh: differenze tra le versioni

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===Contro la monarchia e per l'unità dei comunisti===
Mentre continuava a cercare l'unità dei comunisti [[nepal]]esi, che frattanto avevano formato altri partiti, il [[Partito Comunista del Nepal (Quarta Assemblea)|PCN)]] cadde sotto l'influenza di [[Nirmal Lama]], il quale si distaccò dalla maggioranza del Partito e implementò una linea differente da quella seguita fino a quel momento. Nel [[1983]], la situazione divenuta insostenibile portò i comunisti guidati da M.B. Singh a fondare il [[Partito Comunista del Nepal (Mashal)]]), dopo che molti di loro furono espulsi. A sua volta, una fazione di ''[[maoismo|marxisti-leninisti-maoisti]]'', guidata da [[Mohan Vaidya]], spaccò il Partito in due formandone [[Partito Comunista del Nepal (Mashal) (Vaidya)|uno parallelo]], in disaccordo con la linea di Singh; [[Mohan Vaidya|Vaidya]] pensava infatti che anche il PCN dovesse seguire la tattica di [[guerra popolare]] come quella lanciata in [[Perù]] da [[Sendero Luminoso]], mentre Singh sosteneva che l'insurrezione dovesse avere salde basi di massa. [[Prachanda]], attuale presidente del [[Partito Comunista del Nepal (maoista)]], faceva parte della corrente di Vaidya.
 
In questo periodo, Singh fu costretto a lasciare il [[Nepal]] e a fuggire in [[India]], per sottrarsi all'arresto ordinato dal regime autoritario di [[Mahendra]]. Anche dall'esterno, comunque, Singh continuò a dirigere il suo Partito.