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==== Primi Anni ====
[[File:Armando_Maradona-1973.jpg‎|thumb|175px|Diego Maradona a 13 anni, foto di un giornale locale. Alla pubblicazione della foto, il giornale sbagliò a stamparne il cognome, scrivendo "Caradona".]]
Figlio di Diego (detto ''Chitoro'') e Dalma Salvadora Franco (detta ''Tota''), Diego Armando nacque il [[30 ottobre]] [[1960]] nel ''Policlínico Evita'' di [[Lanús]], un comune della [[provincia di Buenos Aires]]. Crebbe a Villa Fiorito - una ''[[villa miseria]]'' situata a sud della [[Grande Buenos Aires]] - con la sua famiglia, trasferitasi da [[Provincia di Corrientes|Corrientes]]. Quinto di otto fratelli e primo figlio maschio, oltre a lui la famiglia era composta dalle sorelle maggiori Ana, Rita (''Kity''), Elsa (''Lili'') e María Rosa (''Mary''), dai due fratelli minori, Raul detto ''Lalo'' e [[Hugo Maradona|Hugo]] detto ''El Turco'' (entrambi divenuti poi calciatori professionisti) e dalla sorella minore Claudia (''Caly'')<ref>{{Cita|Maradona|pp.8-9}}</ref>. Il Pelusa (così chiamato per l'elevata quantità di capelli in testa<ref name=favolamaradona1>{{cita web|url=http://www.napoli.com/viewarticolo.php?articolo=594|titolo=La Favola di Maradona - 1ª puntata|editore=Napoli.com|accesso=05-11-2009}}</ref>) iniziò a giocare a calcio nella squadra del quartiere, l'''Estrella Roja'', dove già aveva militato lo zio come portiere<ref name=favolamaradona1/>. Sin da piccolo il padre lo portava a vedere giocare la sua squadra preferita, il [[Boca Juniors]], di cui anche Maradona diventò estimatore e grande tifoso<ref name=favolamaradona1/>, anche se inizialmente tifò per l'[[Club Atlético Independiente|Independiente]] di [[Ricardo Bochini|Bochini]] e [[Daniel Bertoni|Bertoni]]<ref>{{Cita|Maradona|p.11}}</ref>. Nel quartiere di Villa Fiorito giocava, nella squadra avversaria delle ''Tres Banderas'', il suo amico Goyo Carrizo, per tutti il miglior giocatore del quartiere<ref>{{Cita|Maradona|p.9}}</ref>. Fu proprio questi a farlo partecipare ad una selezione nelle giovanili dell'[[Argentinos Juniors]] di [[Buenos Aires]]<ref name=favolamaradona1 /><ref>{{Cita|Maradona|p.10}}</ref>. Entrò così a far parte delle ''Cebollitas'' (''Cipolline''), la squadra giovanile dell'Argentinos, il [[5 dicembre]] [[1970]] a 10 anni<ref name=sitoargentinosj/><ref name=cebollitas>{{cita web|url=http://www.diegomaradona.com/historia/cebollas/ceb_set.html|titolo=Storia - Cebollitas|editore=DiegoMaradona.com|accesso=02-11-2009|lingua=es|}}</ref>. Il suo primo allenatore fu Francisco Cornejo, che all'inizio non credette all'età di Maradona (gli fu addirittura richiesto un documento, che però non aveva con sè al momento del provino<ref name=cebollitas/><ref>{{Cita|Maradona|pp.10-11}}</ref>). Con lui in rosa, la squadra giovanile raggiunse una striscia di 136 risultati utili consecutivi in tre anni, giocando tornei anche in [[Perù]] e [[Uruguay]]<ref name=sitoargentinosj/><ref name=cebollitas/>. Dopo una finale del Campionato Nazionale persa dalle ''Cebollitas'' contro la ''Santiago del Estero'' allenata da Elías Ganem, il figlio di questi, César, disse a Maradona: "Non devi piangere, ragazzo, perchè diventerai il più grande giocatore del mondo"<ref>{{Cita|Maradona|p.13}} - Frase originale: "''No llores, hermano, si vos vas a ser el mejor jugador del mundo.''"</ref>. È in questi anni che conobbe e diventò amico di Jorge Cyterszpiler, che diventerà il suo rappresentante e suo procuratore ufficiale nel [[1977]]<ref>{{Cita|Maradona|p.13}}</ref>. Cominciò ad essere conosciuto dai tifosi quando si mise a palleggiare durante gli intervalli delle partite della prima squadra, tanto da indurre il pubblico a chiedergli di continuare anche con le squadre tornate in campo<ref name=favolamaradona2>{{cita web|url=http://www.napoli.com/viewarticolo.php?articolo=598|titolo=La Favola di Maradona - 2ª puntata|editore=Napoli.com|accesso=08-11-2009}}</ref><ref>{{Cita|Maradona|pp.12-13}}</ref>. Il talento così mostrato fu tale da interessare anche la televisione, che andò nel quartiere a riprenderne l'abilità<ref name=favolamaradona3>{{cita web|url=http://www.napoli.com/viewarticolo.php?articolo=601|titolo=La Favola di Maradona - 3ª puntata|editore=Napoli.com|accesso=08-11-2009}}</ref>; partecipò anche ad una trasmissione, ''Sábados Circulares'', non facendo altro che palleggiare per tutta la durata dello show<ref>{{Cita|Maradona|p.12}}</ref>.