Fedele D'Amico: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
aggiunte
Riga 16:
 
==Biografia==
FiglioChiamato difamiliarmente '''Lele''', figlio del critico teatrale [[Silvio D'Amico|Silvio]], dopo la laurea in giurisprudenza studia musica con [[Alfredo Casella]] e inizia a collaborare come critico musicale a "Il Tevere" di [[Telesio Interlandi]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1995/settembre/11/Noi_Amico_allevati_pane_libri_co_0_95091110883.shtml articolo sulla famiglia D'Amico nel Corriere della sera]</ref>, legandosi successivamente al mondo antifascista e, in particolare, al gruppo dei [[Cattocomunismo|cattocomunisti]] romani [[Adriano Ossicini]] e [[Franco Rodano]]. In questa veste fu direttore dal [[1943]] al [[1944]] del giornale "Voce operaia". Nel [[1938]] sposò [[Suso Cecchi D'Amico|Suso Cecchi]], dalla quale ebbe tre figli, [[Masolino D'Amico|Masolino]], [[Silvia D'Amico Bendicò|Silvia]] e Caterina. Dopo la caduta del fascismo riprese l'attività intellettuale e di critico musicale, occupandosi in particolar modo di [[Gioachino Rossini]], [[Giacomo Puccini]], [[Gian Carlo Menotti]], [[Goffredo Petrassi]], [[Alfredo Casella]], [[Pietro Mascagni]], [[Hector Berlioz]], [[Modest PetrovicPetrovič Musorgskij]], [[Richard Strauss]], [[Arnold Schönberg]], [[Nikolaj Andreevič Rimskij-Korsakov]], [[Leóš Janáček]], [[Bedřich Smetana]], [[Alban Berg]] (fornendo sue versioni in italiano di varie opere) e collaborando a varie riviste ("Cultura e realtà", "Vie nuove", "Il contemporaneo", "[[Nuova rivista musicale italiana]]", "Melos", "Scuola e cultura", "[[Paragone]]"), alla ''[[Enciclopedia dello Spettacolo]]'' e al ''Dizionario enciclopedico universale della musica e dei musicisti'' della [[UTET]]. Fu anche consulente musicale della [[RAI]] e curatore dei programmi di sala del [[Teatro dell'Opera di Roma]]. Dal [[1967]] al [[1989]] fu critico musicale de "[[L'espresso]]"<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2002/maggio/29/Fedele_Amico_musica_spiegata_profani_co_0_0205295381.shtml una recensione della raccolta di articoli sul Corriere della sera]</ref>, e dal [[1963]] professore di [[storia della musica]] all'[[Università La Sapienza]] di Roma.
 
[[Einaudi]] pubblicò sue versioni di [[Bertolt Brecht]] e dello ''[[Egmont]]'' di [[Goethe]]. Per [[Garzanti]] curò la storia di [[Giuseppe Verdi]] postuma di [[Gabriele Baldini]]. Per [[il Saggiatore (casa editrice)|Il Saggiatore]], insieme a [[Luigi Dallapiccola]], il volume di tutti gli scritti sulla musica di [[Ferruccio Busoni]]. Per [[Adelphi]], introdusse ''Il paese del melodramma'', raccolta di [[Bruno Barilli]].
 
==Opere principali==
*''I casi della musica'', Milano, [[Il Saggiatore]], 1962
*''Un ragazzino all'Augusteo'', Torino, [[Einaudi]], 1991 ISBN 8806123858
*''Il teatro di Rossini'', Bologna, [[Il Mulino]], 1992 ISBN 8815034595
*''Scritti teatrali. 1932-1989'', Milano, [[Rizzoli]], 1992 ISBN 8817242136
*''Tutte le cronache musicali: "L'Espresso" 1967-1989'', 3 voll., Roma, [[Bulzoni]], 2000 ISBN 8883193903
*''L'albero del bene e del male. – naturalismoNaturalismo e decadentismo in Puccini'' (raccolta di scritti a cura di Jacopo Pellegrini), Maria Pacini Fazzi, Lucca 2000. ISBN 88-7246-403-X887246403X
*''NemiciEppure, forse, domani: comecarteggio prima1938-1990''. Carteggio con [[LucianoRudolf BerioArnheim]], 1957–1989a cura di Isabella d'Amico, introduzione di Franco Serpa, Milano, [[Rosellina Archinto Editore|Archinto]], 20022000 ISBN 8877682671
*''Nemici come prima''. Carteggio con [[Luciano Berio]] 1957–1989, Milano, Archinto, 2002 ISBN 8877683570
 
==Bibliografia==
*''Musica senza aggettivi: studi per Fedele d'Amico'', a cura di [[Agostino Ziino]], 2 voll., Firenze, [[Olschki]], 1991
*[[Alberto Asor Rosa]], ''Dizionario della letteratura italiana del Novecento'', Torino, Einaudi, 1992