Caligola: differenze tra le versioni
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volta nipote di [[Cesare Augusto|Augusto]]. Da ragazzo accompagnava i genitori nelle spedizioni militari ed indossava
nei campi la calzatura dei legionari (Caliga), da cui il soprannome "Caligola". Attraverso la madre era pronipote
dell'Imperatore [[Cesare Augusto|Augusto]] ed attraverso il padre pronipote della moglie di Augusto, [[Livia]]. L'ipotesi
avanzata da taluno che Caligola a sette anni si fosse reso responsabile della morte del padre in [[Siria]], non è
supportata da fonti storiche.
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Molte delle informazioni su Caligola provengono da fonti prevenute contro di lui, specialmente dallo storico [[Svetonio]] e [[Dione Cassio]].
Dopo la morte di [[Tiberio]] il [[Senato (Storia Romana)|Senato]] ne annullò il testamento e proclamò [[Impero Romano|''Imperator'']] Caligola il [[18 marzo]] [[37]]. Probabilmente questi ebbe una relazione incestuosa con la sorella [[Drusilla]]. Ebbe quattro mogli: [[Giunia Claudilla]], [[Livia Orestilla]], [[Lollia Paolina]], già sposata a [[Publio Memmio Regolo]], e infine [[Milonia Cesonia]]
Nel [[38]] fece giustiziare il suo ex sostenitore e potente capo della guardia [[Nevio Sutorio Macro]]; fece anche uccidere il nipote di [[Tiberio]], [[Tiberio Gemello]].
Al culmine del suo regno, Caligola volle essere proclamato Dio. Dopo aver depauperato le finanze dello [[Stato]] in generosi compensi ai militari e giochi favolosi, estorse danaro all'[[aristocrazia]] romana ed inaugurò un [[bordello]] di stato. Si dice anche che avesse una straordinaria passione per il suo cavallo, che rispondeva al nome "Incitato". Un aneddoto molto noto narra che lo nominò [[Senato (storia romana)|Senatore]] ed intendesse nominarlo [[Console (storia romana)|Console]].
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Un suo famoso motto era '''''oderint dum metuant''''' (Lascia che odino finché temono).
Quando fu assassinato, la moglie [[Milonia Cesonia]] e la loro figlia bambina, [[Giulia Drusilla]], così chiamata in ricordo della sorella di Caligola da lui divinizzata alla morte, morirono con lui. A lui succedette lo zio [[Claudio (storia romana)|Claudio]].
== Bibliografia:==
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