Matteo Ferchio: differenze tra le versioni

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Di origine croata, è stato filosofo e teologo di impronta [[Duns Scoto|scotista]], attivo in Italia nel primo Seicento. [[Ordine dei frati minori conventuali|Frate minore conventuale] entrò in convento nel 1591 e fece la sua professione religiosa nel 1599.
 
Entrò nel prestigioso Collegio San Bonaventura a Roma nel 1608, dove conseguì il dottorato nel 1611. Fu reggente dello ''Studium'' di Rimini (1611-1617), poi presso il convento di [[Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari|Santa Maria Gloriosa dei Frari]] a Venezia (1617). Lo stesso anno, il Ministro generale [[Giacomo Montanari]] da [[Bagnocavallo]] lo prese con sé quale compagno di viaggio a nord delle alpi[[Alpi]]. Nel 1618 fu eletto Ministro provinciale della [[Borgogna]], ma continuò a viaggiare con il Ministro generale, lasciando un commissario a [[Digione]] ed ha partecipato alla ricognizione del corpo di [[Duns Scoto]], il 6 gennaio 1619.
 
Successivamente divenne Reggente dello ''Studium'' di Bologna (1620-1623). Maestro dell'ordine (1623-1625), egli ha partecipato attivamente alla stesura di nuove Costituzioni, è stato infine chiamato nel 1629 come professore di metafisica ''in via Scoti'' presso l'[[Università di Padova|Università degli Studi di Padova]], come successore [[Ottaviano Strambiati]] di [[Ravenna]]. Nel 1631 fu promosso alla cattedra di teologia della medesima Università, succedendo a [[Filippo Fabbri]].