Giuseppe D'Andrea: differenze tra le versioni
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==Biografia==
Figlio del dottor Nicola e di Erminia Mastracchio, si laureò in giurisprudenza a vent'anni diventando presto un importante avvocato.
Nel 1885 difese il brigante [[Cosimo Giordano]] durante il processo celebratosi presso la [[Corte di Assise]] di Napoli.
Sostenitore di [[Sidney Sonnino]], capeggiava il ''partito di sopra'' che a [[Cerreto Sannita]] era opposto al ''partito di sotto'', stretto attorno all'onorevole [[Antonio Venditti]], [[Giolitti|giolittiano]]. Gli uomini del [[Antonio Venditti|Venditti]], al grido di "''è o non è, viva Venditti''", occuparono la sala delle votazioni nel [[1902]], impedendo agli avversari di votare e scatenando le vive proteste del D'Andrea che espose alla [[Camera dei deputati]], tornata del [[30 marzo]] [[1903]], le sue lamentele al [[Giolitti]] che rispose dicendo ''"Sulle elezioni di Cerreto [...] sono i costumi che bisogna cambiare"''<ref>Renato Pescitelli, ''Pietro Paolo Fusco nella Cerreto del primo <nowiki>'</nowiki>900'', A.B.E.T.E., 1969.</ref>.
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