Silvestro Lega: differenze tra le versioni

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Nel [[1873]] dipinge ''Gli ultimi momenti di Giuseppe Mazzini''; nel [[1875]] apre, insieme con Borrani, una galleria d’arte in piazza Santa Trinità che però chiude per fallimento l’anno dopo. Nel [[1878]] partecipa all’Esposizione Universale di [[Parigi]] con ''Il cuoco'', (ubicazione ignota) e l’anno dopo con ''La lezione'', ora nel Municipio di [[Peschiera del Garda]], alla I Mostra internazionale Società Donatello.
 
In difficoltà economiche, nei primi anni Ottanta Lega frequenta la famiglia Tommasi, come maestro dei figli Angiolo e Lodovico, a [[Bellariva]], presso Firenze e nella loro villa a [[Crespina]], presso [[Pisa]]. E' proprio in questo periodo trascorso con la famiglia che il maestro macchiaiolo dipingerà uno dei suoi capolavori, [[''[[Il pittore Tommasi che dipinge'']]''. Dal [[1886]], grazie all’interessamento dell’allievo [[Angiolo Tommasi]], conosce e frequenta anche la famiglia Bandini nella villa di Poggio Piano al [[Gabbro]], nell'entroterra livornese; qui inizia a dipingere le ''Gabbriggiane'', paesaggi e figure locali.
 
Nel [[1889]] partecipa all'Esposizione Universale di Parigi e alla Promotrice di Firenze. Tra il [[1892]] e il [[1893]] al disturbo agli occhi, una cataratta che lo rende quasi cieco, si aggiunge un tumore allo stomaco che lo porterà presto alla morte.