Best Current Practice: differenze tra le versioni
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Una '''''Best Current Practice''''' o '''BCP''' (in [[Lingua inglese|inglese]] letteralmente: «migliore pratica corrente») indica in generale un determinato metodo, procedura ecc. che, in un certo contesto, è da ritenere la scelta più logica e conveniente, una specie di standard di fatto. Questa espressione è usata spesso nel contesto dei [[Programma (informatica)|programmi informatici]] e della loro implementazione, nonché in quello dei [[Protocollo di rete|protocolli di rete]] e delle loro specificazioni.
Una ''Best Current Practice'' è solo un suggerimento non impegnativo, su come si dovrebbe procedere in un certo caso. È dunque più flessibile di uno standard: poiché le esigenze e le condizioni cambiano di volta in volta, un'altra maniera di procedere puiò essere più promettente e quindi successivamente implementata. Se le esigenze dovessero in cambiare in modo permanente, una BCP dovrebbe essere rivista.
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Il concetto di ''Best Current Practice'' è derivato da quello di ''best practice'' o «[[migliore pratica]]», che ha però una valenza più ampia, in quanto si riferisce ad una procedura, esperienza ecc. di tipo più stabile e consolidato, laddove nella BCP si mette in evidenza il valore «corrente» della stessa, cioè legato ad un contesto temporale e settoriale più specifico. Inoltre, il termine BCP negli ultimi anni è riferito quasi esclusivamente all'ambito informatico, dove ha acquisito un significato molto preciso.
<!-- '''BCP'''
* example: [[BCP 38]], [[BCP 47]] -->
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