Santuario di Nostra Signora della Vittoria (Mignanego): differenze tra le versioni

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==== La battaglia ====
Il [[10 maggio]] 1625 l'esercito franco-savoiardosabaudo mosse a sorpresa verso il passo. Ma la mossa non sfuggì a Stefano Spinola, Commissario d'Armi della Valpolcevera, che vi si portò con un drappello di soldati, affiancati da volontari polceveraschi guidati dal parroco di Montanesi Giovanni Maria Lucchini e da alcuni banditi arruolatisi nelle file dei difensori della [[Repubblica di Genova]] con la promessa della grazia al termine del conflitto, capeggiati da un certo Giambattista Marigliano.
 
Inaspettatamente questo esercito raccogliticcio, combattendo valorosamente con la forza della disperazione e favorito dall'asprezza del luogo, costrinse le truppe franco-savoiarde a ritirarsi. Nel corso dei combattimenti lo stesso duca fu sfiorato da un colpo di [[archibugio]], che uccise un suo segretario. Questa vittoria, che aveva dello straordinario, fu subito attribuita dai genovesi all'intervento miracoloso della Madonna, che sarebbe apparsa in sogno a don Lucchini, incoraggiandolo a resistere ed avrebbe compiuto diversi prodigi in favore dei resistenti polceveraschi.