Durante la [[Guerra fredda]], combatte'combattè per i diritti dei neri, e da quel momento ebbe enormi problemi con il governo, a tal punto che gli verra'verrà sequestrato il passaporto, e nel [[1955]], per le sue simpatie socialiste (nel [[1952]] aveva vinto il [[Premio Stalin per la pace]]), nacquero dei seri dubbi da parte dello stato.
Riavuto il suo passaporto, Robeson e sua moglie compirono varie tappe per il mondo e negli Stati Uniti quando ci ritorneranno nel [[1963]], ma cio'ciò si concluse con la morte per cancro di Eslanda nel [[1966]], e per lui comincio'cominciò un periodo di indebolimento psico-fisico, che passo'passò per la maggior parte del tempo in ospedale. Da tutto il mondo intanto amici, politici, artisti e gente di tutto il mondo gli scrissero lettere di incoraggiamento, tanto che nel [[1968]], per il suo settantesimo compleanno, gli dedicarono una festa da [[Londra]], nella quale presero parte molti attori e artisti celebri.
Dopo due attacchi cardiaci, Paul Robeson mori'morì il [[23 gennaio]] [[1976]].