Low noise block converter: differenze tra le versioni

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Questi ultimi LNB, concepiti appositamente per gli impianti collettivi, dispongono di quattro uscite in quanto rendono disponibili per la distribuzione tutti i segnali captati dall’antenna parabolica, raggruppandoli per polarizzazione e per gamma di frequenze. Si possono individuare quattro gruppi di segnali o di canali: verticali, orizzontali, in banda bassa, in banda alta. Le quattro uscite dell’LNB sono quindi relative a: canali verticali della banda bassa, canali orizzontali della banda bassa, canali verticali della banda alta, canali orizzontali della banda alta.
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L’energia a microonde giunta all’imboccatura dell’LNB viene trasferita all’ingresso del successivo amplificatore dopo essere stata estratta per mezzo di una sonda disposta parallelamente al campo elettrico e nella posizione in cui questo presenta la massima ampiezza. L’amplificatore è formato da 2-3 stadi in cascata equipaggiati con transistor HEMT (High Electron Mobility Transistor), caratterizzati da un livello bassissimo di rumore. In particolare il primo, che contribuisce in misura maggiore al livello complessivo di rumore, viene scelto con una cifra minima di rumore in modo da limitare, con il suo guadagno, il contributo degli stadi successivi. Si ottiene così un guadagno di 20-25dB che porta il segnale SHF ad un livello sufficiente per la successiva operazione di conversione.
 
Prima però il segnale attraversa un filtro preselettore passa-banda che provvede ad attenuare considerevolmente (oltre i 60dB) la banda immagine ed il residuo di OL (più di 35dB). Segue lo stadio mixer, che può essere passivo, ad uno od a due diodi (di tipo Schottky), o attivo con un transistor FET GaAs, che così contribuisce ad aumentare il guadagno complessivo dell’LNB.
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Il materiale di base per questo articolo è stato tratto dal sito http://www.marconimessina.it/Impianto%20sat/ , a cura dell' '' Istituto tecnico industriale G.Marconi'' di Messina, col consenso degli autori
 
 
 
[[Categoria:Telecomunicazioni]]