What'd I Say: differenze tra le versioni
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Col senno di poi [[Nesushi Ertegün]], fratello di Ameth, riconobbe la straordinaria qualità sonora della canzone in rapporto alle dimensioni ridotte dello studio e l'alto livello tecnologico degli strumenti di registrazione utilizzati; il suono è pulito al punto che si può sentire Charles tenere il tempo durante il botta e risposta senza musica.<ref name="evans109"/>
Il lavoro in studio durò poco perché l'orchestra aveva perfezionato la canzone durante il tour,<ref>[[#Bibliografia|Ertegün, 2001]], p. 118.</ref> sebbene a Dowd non mancarono i problemi. Il primo riguardava la lunghezza della canzone
<br>L'ingegnere del suono risolse i problemi di registrazione realizzando tre versioni della canzone, la privò di alcuni richiami ambigui e la divise in due parti di circa tre minuti incise su un unico disco, chiamandole ''What'd I Say Part I'' e ''What'd I Say Part II'' e divise da un finto intermezzo dove gli altri musicisti si fermano e supplicano a Charles di continuare, terminando poi con un frenetico finale. Più tardi Dowd affermò che l'ipotesi di non pubblicare il disco, che uscì invece nel luglio 1959,<ref>[[#Bibliografia|Lydon, 1998]], p. 158.</ref><ref name="jackson"/> non era mai stata presa in considerazione: «Sapevamo che sarebbe diventata una ''hit'', nessun dubbio a riguardo».<ref>[[#Bibliografia|Creswell, 2006]], p. 721.</ref>
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