Bertel Thorvaldsen: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome =
|Cognome = Thorvaldsen
|ForzaOrdinamento = Thorvaldsen, Bertel
|PostCognomeVirgola = in italiano Bartolomeo, giunto a Roma decide di chiamarsi Alberto (declinato in Alberto o Albrecht in contesto danese o tedesco) nome che mantiene fino alla morte.
|Sesso = M
|LuogoNascita = Copenaghen
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== Biografia ==
===Un genio precoce===
Thorvaldsen
Nel [[1787]] Thorvaldsen ottenne una piccola medaglia d'argento quale riconoscimento per le sue qualità nel modellare i materiali e due anni dopo fu premiato con la grande medaglia d'argento per il suo bassorilievo "''Amore che riposa''". In seguito alla premiazione del bassorilievo "''La cacciata di [[Eliodoro]] dal Tempio''" ([[1791]]), il ministro conte Christian Frederik Reventlow prese Thorvaldsen sotto la sua ala protettrice e gli procurò i mezzi finanziari necessari per la prosecuzione dei suoi studi.
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Fu soltanto il [[29 agosto]] [[1796]] che Thorvaldsen poté finalmente iniziare il suo viaggio per Roma, dove giunse l'[[8 marzo]] dell'anno successivo a causa di soste a [[Malta]] e [[Napoli]]. Tale data venne in seguito festeggiata dall'artista come il suo "compleanno romano"; nell'Urbe Thorvaldsen si fece chiamare "Scultore Alberto". Poco tempo dopo il suo arrivo a Roma Thorvaldsen conobbe l'archeologo [[Jörgen Zoega]], che lo aiutò nello studio dell'antichità classica e che col tempo divenne anche il suo [[mentore]], nonché il pittore [[Asmus Jacob Carstens]], che parimenti si prese cura di lui. Nel 1797 Thorvaldsen inaugurò il suo primo studio in via del Babuino 119, nell'atelier previamente utilizzato dallo scultore inglese [[John Flaxman]].
Quando poco prima della scadenza della borsa di studio Thorvaldsen inviò il suo ''[[Bacco]] e [[Arianna (mitologia)|Arianna]]'' all'Accademia di Belle Arti di Copenaghen, quest'ultima gli estese il finanziamento del suo soggiorno romano per un altro biennio e nel [[1802]] per un ulteriore anno. In questo periodo l'artista danese patì tuttavia notevoli ristrettezze economiche e visse in una situazione di incertezza politica. Quando nel [[1803]] Thorvaldsen era in procinto di ritornare a Copenaghen assieme allo scultore berlinese Hagemann la partenza venne differita per alcuni giorni; fu proprio in questo frangente che egli conobbe il banchiere e collezionista inglese [[Thomas Hope]] (già mecenate di Flaxman), che gli commissionò
===Il successo varca le Alpi===
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