Cecilio Stazio: differenze tra le versioni

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Dal punto di vista contenutistico è rimarchevole la presenza di una consapevole indagine sulla condizione umana, che si esplica in numerose sentenze (vedi ad esempio nel brano riportato in questo articolo, la sentenza di apertura).
 
Nelle ''[[Noctes Atticae]]'' Aulo Gellio riporta il più interessante frammento rimasto, il "lamento del marito": il suo valore è fondamentale perché Gellio ci propone un confronto fra questo brano, tratto dal ''Plocium'', e il suo modello greco, il Πλόκιον di Menandro. Non sono molti i casi come questo (ad esempio il ''Dis exapatòn'' sempre di Menandro, confrontabile in alcuni passi con le ''Bacchides'' di Plauto), in cui possiamo avere sott'occhio un confronto diretto, una testimonianza diretta della pratica del ''vertere'', o ''contaminatio''.
Si trattava di prendere spunto dai modelli greci, più o meno fedelmente a seconda del periodo e dell'autore, anche prendendo interi brani e traducendoli e riassemblandoli in nuovi modi, per creare nuove situazioni drammaturgiche originali.