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Non tutti i Wkp sono alternativi
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Ok. Le avevi copiate senza avvsio di cancellazione e non avevo capito. --[[Utente:Snowdog|Snowdog]] <small>([[Discussioni utente:Snowdog|dimmi]])</small> 00:48, 4 giu 2006 (CEST)
 
== Non tutti i Wkp sono alternativi ==
 
Ti ringrazio per quanto hai fatto per le voci da me a suo tempo inserite. ''En passant'', la questione "Amedeo Anelli", bisognerebbe chiedere agli amici di Lodi da dove hanno loro copiato:). In generale, purtroppo, ma la cosa va al di l&agrave; di Wikipedia, molti non riescono a capire quanto siano condizionati dai luoghi comuni gestiti alla fin fine dal vile denaro (leggi "Case" editrici che contano, "critici" che contano, "giornalisti" che contano, ecc.). La cosa divertente è spesso che attribuiscono a tizio e caio laudazioni incommensurate perché quasi sempre non sanno cosa c'è dietro. Un esempio, capita per molti "grandi" contemporanei (ma non solo), mettiamo pippo, che si creda di leggere pippo ed invece si legge più spesso di quanto si pensi un pluto sconosciuto. Di ghost writer è pieno il mondo. La questione insomma dovrebbe essere posta in altro modo e non solo sui contemporanei. Una enciclopedia deve fornire informazione, e informazione è il famosissimo quanto il totalmente sconosciuto di cui ci si può trovare nella necessità di dover saperne qualcosa. Soprattutto un'enciclopedia elettronica, dove non ci sono problemi materiali di carta.
 
Avevo cominciato, partendo da ciò che era più vicino a me - purtroppo sono stato distratto dagli impegni e dal cambio di sede di lavoro, - proprio per questo ad inserire alcuni nomi, penso ad Anelli, che quanto ad attività di critico ed artistica ha ormai moltissimi riscontri dappertutto, Borgogni, che non è diventato "famoso" perché ha sempre rifiutato di pagare la pubblicazione della sua poesia, seppure molti riconoscimenti nel campo della pittura ne abbia avuti, Devecchi, che è stato finché è vissuto forse il personaggio più noto in campo artistico e giornalistico nel Lodigiano (tra l'altro collaborava vista la sua competenza di ex-ingegnere dell'IBM con ZeroUno), per non dire di Fumich, notissimo nel Lodigiano e noto a Trieste, e conosciuto comunque un po' dappertutto.
 
È un po' la questione dello scarto librario. Molte biblioteche non di conservazione si riempiono di best-seller perché sono richiesti dagli utenti (che non hanno la voglia di spendere due euro per comprare un libro per loro usa e getta), che vanno ad occupare spazio dove potrebbero trovare posto libri e opuscoli molto spesso di valore, che non hanno mercato perché non sono commerciali o commercializzabili secondo la logica editoriale italiana attuale. I best-seller potrebbero benissimo essere lasciati ad altri scaffali, quelli dei supermercati. Ho trovato spesso molto interessanti, opuscoli che mi sono capitati tra le mani scritti da "sconosciuti", che non il chilo e mezzo di carta di un libro, che ne so, della Mondadori.
 
Ma bisogna lasciare ad ognuno l'illusione di non sentirsi mediocre. E, dunque, quando alcuni amici mi hanno avvertito di quello che stava succedendo in queste terre, ho deciso di non intervenire. Il mio lavoro iniziato e abbandonato a se stesso poteva essere uno stimolo per altri per proseguire alla scoperta di quella letteratura sommersa che è l'humus su cui prolifica spesso da parassita l'altra quella "ufficiale", che l'esperienza insegna, tolti alcuni realmente grandi, spesso è destinata a finire realmente a far la muffa sugli scaffali.
È andata così. Non è una tragedia. In fin dei conti siamo di fronte al consueto quotidiano fenomeno di omologazione.
 
Parafrasando una frase di Else Lasker-Schüler dico "Non ho bisogno di vederli su Wikipedia, tanto li conosco tutti", però ritengo che per Wikipedia sia una perdita, almeno in termini di occasione.
 
Un salutone e grazie ancora.