Tim Buckley: differenze tra le versioni

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Mette gli occhi su di lui [[Herb Cohen]], manager di artisti del calibro di [[Frank Zappa]], che gli permette di firmare un contratto con la [[Elektra]] e registrare il suo primo album, l'omonimo ''[[Tim Buckley (album)|Tim Buckley]]'', che riluce di collaborazioni eccellenti come quella di [[Van Dyke Parks]] alle tastiere. Buckley ha appena 19 anni.
 
Inizia la trafila dei concerti, che lo porteranno a esibirsi in minuscoli club e nelle università della [[West Coast (Stati Uniti)|West Coast]]. Buckley respiraassimila profondamente l'aria che si respira nella metà degli [[anni 1960|anni sessanta]], che si tratti degli ideali rivoluzionari che animano i giovani o delle sperimentazioni lisergiche.
Tutto questo è riassunto in ''[[Goodbye and Hello]]'', inciso ad un anno di distanza dall'esordio. Questo secondo lavoro rimarrà il più grande successo di Tim, grazie ad alcuni pezzi memorabili (''[[I Never Asked To Be Your Mountain]]'', ''[[Phantasmagoria in two]]'', ''[[Once I Was]]'', il singolo ''[[Morning Glory (singolo Tim Buckley)|Morning Glory]]''): ma Buckley si spingerà oltre.