Gentleman-driver: differenze tra le versioni
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Il '''''gentleman-driver''''' è un [[pilota ]] [[automobilismo|automobilistico]] non professionista.
== Radici storiche ==
Tale definizione viene usata, alla fine del [[XIX secolo]], per indicare gli appassionati di automobilismo, appartenenti alle famiglie altolocate, che contrariamente alla consuetudine preferivano guidare personalmente l'[[automobile]], attività considerata all'epoca scarsamente dignitosa per un [[aristocratico]] e generalmente affidata ad uno ''[[chauffeur]]''.
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In ambito sportivo, tra i moltissimi ''gentleman-driver'', si ricordano il francese [[André Dubonnet]] che negli [[anni 1920|anni Venti]] si faceva confezionare, per le competizioni, vere e proprie ''[[dream car]]'' come la "[[Hispano-Suiza H6B Nieuport Tulipwood Torpedo|Tulipwood]]" o, in tempi più recenti, il conte [[Giannino Marzotto]], munifico cliente di [[Enzo Ferrari]] e valido pilota in gare prestigiose come la [[Mille Miglia]], che vinse nel [[1950]] e nel [[1953]], precedendo sul traguardo temibili concorrenti del calibro di [[Juan Manuel Fangio|Fangio]] e [[Felice Bonetto|Bonetto]].
== Situazione attuale ==
Il ''gentleman-driver'' è oggi semplicemente sinonimo di pilota non professionista, visto che lo sport automobilistico, per gli elevati costi che comporta, viene prevalentemente praticato da persone di famiglie altolocate che possano sostenerne l'onere economico.
Tale figura è in antitesi al [[pilota]] [[professionista]], che invece è stipendiato dalla [[scuderia]] per cui corre e per poter gareggiare fa affidamento principalmente sul proprio [[talento]] di guida anziché sulle proprie risorse economiche.
== Voci correlate ==▼
Spesso i professionisti si lamentano della presenza in gara dei gentlemen-driver perché, a loro parere, la inferiore abilità di guida di questi ultimi porta spesso a incomprensioni in gara, eventi pericolosi e talvolta veri e propri incidenti, anche se non sono mancati esempi di gentlemen-driver dal talento sopraffino.
Da quando il mondo delle corse si è trasformato in senso affaristico, a queste due categorie di piloti se ne è affiancata una terza, quella dei ''piloti con la valigia'', così denominata perché oramai non si può più accedere ai livelli più elevati delle competizioni se non con esborsi economici talmente elevati da essere fuori della portata delle ricchezze personali. Perciò questi piloti si presentano alle scuderie recando loro una serie di contratti di sponsorizzazione da parte di aziende interessate, ovviamente contenuti nella valigia.
Alcune leggende riportano invece che nella valigia ci siano le vere e proprie banconote per pagarsi il posto in gara.
Allo stato attuale molti piloti professionisti sono stati in passato piloti con la valigia.
▲== Voci correlate ==
*[[Chauffeur]]
{{automobili}}
[[Categoria:Automobilismo]]
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