Squadrismo: differenze tra le versioni

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=== Le violenze ===
L'esplosione dello squadrismo fascista, inserita nel contesto prima di tensione ([[biennio rosso]] 1919-1920) e poi di guerra civile aperta (1921-1922), è stata protagonista di episodi di violenza. La pratica delle spedizioni punitive comprese sia il danneggiamento (e spesso la completa devastazione) dei luoghi di aggregazione del Partito Socialista e della [[CGL]] (Case del Popolo, Camere del Lavoro, ecc.) sia lo scontro fisico e/o armato con i militanti delle fazioni avversarie, talvolta umiliate (per esempio l’obbligo di bere [[olio di ricino]]), e con le forze dell'ordine. La composizione delle squadre d'azione videincludeva tanto uomini di cultura animati da una carica ideale e politica (come [[Italo Balbo]], [[Dino Grandi]] o [[Giuseppe Bottai]] ad esempio), ma anche l'inserimento diquanto personaggi con passati personali discutibili e con precedenti penali (anchecontro graviil patrimonio o contro la persona, fino ad arrivare all’omicidio<ref>Tra i nomi più noti, Sandro Carosi, farmacista e sindaco di Vecchiano, organizzatore di spedizioni punitive, si vantava di essere responsabile di 11 omicidi; dopo la marcia su Roma viene fermato dai carabinieri mentre viaggia con due valigie contenenti il cadavere sezionato dell’amante da lui uccisa. Condannato all'ergastolo, viene graziato dal regime e torna a fare il farmacista. Altro pluriassassino è Amerigo Dumini, ardito e guardia del corpo di Mussolini, è stato tra l’altro uno degli esecutori materiali dell’omicidio Matteotti (in Massimo Franzinelli, ''“Squadristi, protagonisti e tecniche della violenza fascista 1919-1922”'', Mondadori editore, 2003).</ref>), dediti allo sfogo della propria indole violenta.<ref>Massimo Franzinelli, ''“Squadristi, protagonisti e tecniche della violenza fascista 1919-1922”'', Mondadori editore, 2003.</ref>
 
=== Lo sciopero legalitario ===