Re Lear: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Sunflower (discussione | contributi)
mNessun oggetto della modifica
Sunflower (discussione | contributi)
mNessun oggetto della modifica
Riga 83:
===Cordelia e il Buffone===
 
Il personaggio del Buffone, importante nel primo atto, sparisce senza spiegazioni nel terzo (scena sesta). La sua battuta finale è "Ed ora andrò a letto a mezzogiorno"; molti pensano che potrebbe significare che morirà nel momento culminante della sua vita, quando langue in prigione separato dai suoi amici.<br>
 
Una spiegazione diffusa per la sparizione del Buffone è che l'attore che lo interpretava dovesse interpretare anche Cordelia. I due personaggi non sono mai in scena contemporaneamente, e il doppio ruolo era frequente ai tempi di Shakespeare. Tuttavia, il Buffone sarebbe stato interpretato da Robert Armin, l'attore che normalmente recitava la parte del buffone nella compagnia di Shakespeare; è improbabile che sia stato scelto anche per interpretare un'eroina tragica come Cordelia.
Nell'inglese elisabettiano, "fool" (buffone, sciocco, pazzo) era spesso usato col significato di "child" (bambino). (L'inglese moderno usa foolish e childish come sinonimi). Mentre Lear porta in braccio il cadavere di Cordelia, ricorda quando la teneva tra le braccia da bimba, e parla di lei come "my poor fool", dove fool potrebbe essere un accenno diretto al Fool/Buffone o un modo affettuoso per riferirsi a Cordelia.
Riga 90 ⟶ 89:
=== Edmund (figlio bastardo di Gloucester) ===
 
Il figlio minore illegittimo di Gloucester è un opportunista, spinto dall'ambizione ad allearsi con Gonerilla e Regana. L'ingiusta posizione sociale in cui si trova Edmund non giustifica le sue azioni successive. Egli rifiuta le leggi dello stato e della società a favore di leggi che egli vede ben più pratiche ed utili, le leggi della forza e dell'astuzia. Il desiderio di Edmund di usare qualunque mezzo per soddisfare i suoi bisogni lo fa apparire all'inizio come un bruto senza coscienza. Ma Edmund ha qualche incentivo concreto per le sue azioni, e agisce per un insieme di ragioni, molte delle quali sono simili a quelle di Gonerilla e Regana. Per liberarsi del padre, Edmund finge dispiacere e deplora che la sua natura, che lo porta a onorare il padre, debba soggiacere alla fedeltà che egli prova verso la patria. Così Edmund giustifica il tradimento del proprio padre, che egli stesso ha intenzionalmente lasciato esposto all'ira del Duca di Cornovaglia. Più tardi, Edmund non ha esitazioni né preoccupazioni sull'uccisione del Re e di Cordelia. Tuttavia, alla fine Edmund si pente e cerca di annullare il suo ordine di uccidere Cordelia e Lear; in questa modesta misura, si mostra degno del sangue di Gloucester.<br>
 
A causa della legge di primogenitura, Edmund non erediterà nulla dal padre. Questo, insieme al modo in cui Gloucester lo tratta nelle prime battute del dramma, dà motivo a Edmund di tradire suo fratello Edgar e di costruirsi un legame con Gonerilla e Regana. Se Lear, Cordelia e Kent rappresentano il vecchio mondo della monarchia, ordinato e dignitoso, allora Edmund rappresenta un nuovo ordine che si ispira alle idee di Machiavelli per giustificare i suoi tradimenti.
 
Riga 103 ⟶ 101:
 
<!--
 
 
 
 
==Adattamenti==