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'''Elia''' è la figura più carismatica dell'[[Antico Testamento]]; le sue gesta sono narrate nei due "libri dei [[re]]" della [[Bibbia]].
'''Elia''' è una figura fortemente carismatica dell'[[Antico Testamento]]; le sue gesta sono narrate nei due "libri dei [[re]]" della [[Bibbia]]; ha una grande importanza nel folclore religioso ebraico in quanto vi si ritiene che, come narra la Bibbia, non sia [[morte|morto]] ma sia stato assunto in cielo [[anima]] e [[corpo]] e di tanto in tanto ricompaia sulla [[terra]] sotto mentite spoglie per aiutare il popolo ebraico in difficoltà; nella tradizione [[cristianesimo|cristiana]] è il modello dei contemplativi e dei [[monaco|monaci]], e il protettore contro i fulmini e i temporali, poiché nella Bibbia si dice di lui che era in grado di far discendere "il fuoco dal cielo".▼
Profeta della città di Tisbita, egli svolse la propria missione sotto il re Acab. Risuscitò il figlio della vedova di Sarepta che lo ospitava durante una carestia; ultimo fedele al Dio di Abramo, sfidò e vinse i profeti del dio Baal sul monte Carmelo: qui, dopo che essi furono svenuti, dimostrò la potenza di Dio accendendo, con la preghiera, una pira di legna verde e bagnata. Dopodichè tagliò loro la testa. Fuggì sul monte Sinai, presso il quale gli porgeva cibo un angelo, e dove parlò con Dio. Chiamò Eliseo a seguirlo ed a essere il suo successore.
Fu rapito in cielo. Il profeta Malachia profetizzò che Elia sarebbe tornato prima del giorno del Signore: una profezia che, secondo la religione cristiana, si è adempiuta in Giovanni il battista.
Gli ebrei, viceversa, aspettavano ed aspettano ancora Elia: per questa ragione, al tempo di Gesù, alcuni pensavano che il Cristo fosse Elia ritornato (anche Gesù chiede agli apostoli: "La gente chi crede che io sia?" "La gente dice che tu sei Elia") o che lo chiamasse sulla Croce (mentre Egli, invece, invoca Dio: equivoco derivante dall'etimologia del nome stesso di Elia, che in aramaico significa "Yavhè è il mio unico Signore"). Apparve con Mosè durante la trasfigurazione di Gesù, a rappresentare la continuità di Cristo con i Patriarchi (Mosè) ed i Profeti (Elia, appunto).
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Nel giorno di Pasqua, gli ebrei lasciano una coppa di vino dinanzi all'uscio o ad una finestra aperta, in attesa che Elia torni e festeggi con loro la liberazione.
Nella tradizione [[cristianesimo|cristiana]] è il modello dei contemplativi e dei [[monaco|monaci]], e il protettore contro i fulmini e i temporali, poiché nella Bibbia si dice di lui che era in grado di far discendere "il fuoco dal cielo". Egli, proprio per essere stato assunto in Cielo, è patrono degli aviatori.
E' patrono di Buonabitacolo, in provincia di Salerno.
[[sv:Elia]]
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