Mons. Giuseppe Fenocchio, nacque a Molini di Prelà (Italia, provincia di Imperia) il 13 agosto 1904 e morì ad Albenga (Italia, provincia di Savona) il 16 aprile 1996.
Dopo aver frequentato gli studi liceali, filosofici e teologici presso il Seminario della sua Diocesi d'origine, in Albenga, fu ordinato sacerdote il 5 dicembre 1926, da Monsmons. Angelo Cambiaso, Vescovo di Albenga-Imperia.
Dopo un periodo di insegnamento delle materie letterarie classiche presso il seminario minore diocesano, fu designato Parrocoparroco di Diano Castello (1932-1949) e, nel frattempo, conseguì presso la Pontificia Università Gregoriana in Roma il dottorato in teologia.
Nel 1947, Monsmons. Raffaele De Giuli, Vescovo di Albenga-Imperia, lo designò Vicariosuo Generalevicario generale, docente di teologia dogmatica nel corso teologico del seminario, assistente diocesano dell'Azione Cattolica e canonico teologo del Capitolo della Cattedrale di San Michele, in Albenga.
Eletto, dal papa Pio XII, Vescovo della Diocesi di Pontremoli (Italia, regione Toscana) il 10 dicembre 1954, fu consacrato l'11 febbraio 1955 dal Vescovo di Ventimiglia-San Remo, Mons. Agostino Rousset, nella Cattedralecattedrale di Albenga.
Nella Diocesi diA Pontremoli, potenziòfavorì glil'accesso studiall'istruzione, in particolare potenziando il liceo classico vescovile;, aperto agli alunni esterni e fu vicino ai fedeliproblemi della popolazione che numerosinumerosa, in quegli anni, emigravanoemigrò dalla Lunigiana alla ricerca di migliori condizioni di vita, portando in un trentennio la popolazione della Lunigianadiocesi da oltre 70.000 abitanti a circa 37.000 abitanti, che egli visitò, anche all'estero. Partecipò al Concilio Vaticano II e ne curò la prudente attuazione nella vita diocesana. Numerose le lettere pastorali, specialmente su temi spirituali cristiani. Il 15 agosto 1983, per raggiunti limiti d'età, fu sostituito da Monsmons. Bruno Tommasi.
Ritornò ad abitare ad Albenga, nel seminario diocesano: il Vescovovescovo, Monsmons. Alessandro Piazza, lo designò suo Vicariovicario Episcopaleepiscopale per la formazione permanente del Cleroclero e lo incaricò di numerosi impegni pastorali.
Dopo la morte, fu sepolto nella chiesa Cattedralecattedrale di Pontremoli, per sua volontà: "ai piedi della Madonna del Popolo".
La comunità ecclesiale, lo ha onorato con una lapide marmorea nella Chiesachiesa di S. Maria in Fontibus, in Albenga, di cui fu l'ultimo Prevostoparroco e con un busto marmoreo, opera dell'artista Floriano Bodini, nella seconda cappella destra della chiesa Cattedralecattedrale di Pontremoli. [d.B.S.]
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