Giuseppe Fenocchio: differenze tra le versioni
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{{E|Vescovo che sembra aver fatto solo il suo onesto dovere ma nulla di più. Nessun motivo di enciclopedicità evidente.|biografie|agosto 2010}}
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Mons. Giuseppe Fenocchio, nacque a Molini di Prelà (Italia, provincia di Imperia) il 13 agosto 1904 e morì ad Albenga (Italia, provincia di Savona) il 16 aprile 1996.
Dopo aver frequentato gli studi liceali, filosofici e teologici presso il
Dopo un periodo di insegnamento delle materie letterarie classiche presso il seminario minore diocesano, fu designato parroco di Diano Castello (1932-1949) e, nel frattempo, conseguì il dottorato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana in Roma
▲Dopo aver frequentato gli studi liceali, filosofici e teologici presso il Seminario della sua Diocesi d'origine, in Albenga, fu ordinato sacerdote il 5 dicembre 1926, da mons. Angelo Cambiaso, Vescovo di Albenga-Imperia.
▲Dopo un periodo di insegnamento delle materie letterarie classiche presso il seminario minore diocesano, fu designato parroco di Diano Castello (1932-1949) e, nel frattempo, conseguì presso la Pontificia Università Gregoriana in Roma il dottorato in teologia.
Eletto, dal papa Pio XII,
A Pontremoli, favorì l'accesso all'istruzione, in particolare potenziando il liceo classico vescovile, aperto agli alunni esterni e fu vicino ai problemi della popolazione che numerosa, in quegli anni, emigrò dalla Lunigiana alla ricerca di migliori condizioni di vita, portando in un trentennio la diocesi da oltre 70.000 a circa 37.000 abitanti, che egli visitò assiduamente, anche con viaggi all'estero. Partecipò al Concilio Vaticano II e ne curò la prudente attuazione nella vita ecclesiale diocesana. Numerose le lettere pastorali, specialmente su temi spirituali cristiani. Il 15 agosto 1983, per raggiunti limiti d'età, fu sostituito da mons. Bruno Tommasi.▼
▲Nel 1947, mons. Raffaele De Giuli, Vescovo di Albenga-Imperia, lo designò suo vicario generale, docente di teologia dogmatica nel corso teologico del seminario, assistente diocesano dell'Azione Cattolica e canonico teologo della Cattedrale di San Michele, in Albenga.
Ritornò ad abitare ad Albenga
La comunità ecclesiale, lo ha onorato con una lapide marmorea nella chiesa di S. Maria in Fontibus, in Albenga
▲Eletto, dal papa Pio XII, Vescovo della Diocesi di Pontremoli (Italia, regione Toscana) il 10 dicembre 1954, fu consacrato l'11 febbraio 1955 dal Vescovo di Ventimiglia-San Remo, Mons. Agostino Rousset, nella cattedrale di Albenga.
▲A Pontremoli, favorì l'accesso all'istruzione, in particolare potenziando il liceo classico vescovile, aperto agli alunni esterni e fu vicino ai problemi della popolazione che numerosa, in quegli anni, emigrò dalla Lunigiana alla ricerca di migliori condizioni di vita, portando in un trentennio la diocesi da oltre 70.000 a circa 37.000 abitanti, che egli visitò, anche all'estero. Partecipò al Concilio Vaticano II e ne curò la prudente attuazione nella vita diocesana. Numerose le lettere pastorali, specialmente su temi spirituali cristiani. Il 15 agosto 1983, per raggiunti limiti d'età, fu sostituito da mons. Bruno Tommasi.
▲Ritornò ad abitare ad Albenga, nel seminario diocesano: il vescovo, mons. Alessandro Piazza, lo designò suo vicario episcopale per la formazione permanente del clero e lo incaricò di numerosi impegni pastorali.
▲La comunità ecclesiale, lo ha onorato con una lapide marmorea nella chiesa di S. Maria in Fontibus, in Albenga, di cui fu l'ultimo parroco e con un busto marmoreo, opera dell'artista Floriano Bodini, nella chiesa cattedrale di Pontremoli. [d.B.S.]
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