Compressione dell'impulso: differenze tra le versioni

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:<math><s_{c'}, s_{c'}>(t) = T \Lambda \left(\frac{t}{T} \right) sinc \left[ \pi \Delta f t \Lambda \left( \frac{t}{T}\right) \right] e^{2 i \pi f_0 t} </math>
 
La funzione di autocorrelazione massima <math>\scriptstyle s_{c'}</math> è raggiunta a 0. Attorno a 0, questa funzione si comporta come un termine [[sinc]]. L'ampiezza temporale di −3 dB del seno cardinale è più o meno uguale a <math>\scriptstyle T' \,=\, \frac{1}{\Delta f}</math>. Tutto accade come se, dopo il filtraggio matchingadattato, abbiamo pttenuto la risoluzione che abbiamo raggiunto con l'impulso semplice di durata <math>\scriptstyle T'</math>. Per i valori comuni di <math>\scriptstyle \Delta f</math>, <math>\scriptstyle T'</math> è più piccolo di <math>\scriptstyle T</math>, da cui il nome ''compressione dell'impulso''.
 
Dal momento che il seno cardinale può avere fastidiosi lobi laterali, una pratica comune è filtrare il risultato attraverso una finestra (Hamming, Hann, etc.). In pratica, questo può essere fatto allo stesso tempo del filtraggio adattato moltiplicando il chirp di riferimento con il filtro. Il risultato sarà un segnale con una ampiezza massima stettamente più bassa, ma i lobi laterali saranno filtrati via, che è la cosa più importante.