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== Storia ==
===I pionieri===
Venne fondata nella fiaschetteria toscana di via Berchet(secondo altre fonti all'Hotel du Nord), a Milano, il [[18 dicembre]] [[1899]] da [[Herbert Kilpin]], inglese con la passione per il ''football'' importata direttamente dall'[[Inghilterra]]. Insieme alla passione, Kilpin portò con sé una serie di ''mute'' (i completi di gioco) della squadra di cui era, oltremanica, acceso sostenitore. Da allora il Milan vestirà la classica maglia a strisce di colore rosso-nero.
Nel [[gennaio]] [[1900]] la squadra,sotto la direzione del primo presidente Alfred Edwards vince la [[Medaglia del Re]]contro la Juventus per 2-0 (trofeo messo in palio dal re [[Umberto I di Savoia]]), il suo primo trofeo, successo che sarà bissato anche l'anno successivo.
[[Image:Milan first champion.jpg|thumb|left|200px|Il Milan del primo scudetto nel 1901]]
I rossoneri salgono presto alla ribalta delle cronache calcistiche italiane conquistando il primo titolo nazionale nel [[1901]], interrompendo la serie di vittorie consecutive del [[Genoa CFC|Genoa]], sconfitto in finale per 3-0. La squadra guidata dal leggendario capitano [[Kilpin]] sarà sconfitta nella finale dell’anno dopo, ad opera dei genoani, e nel [[1906]] riuscirà a bissare il titolo. In quell’occasione ci fu uno dei primi “casi” del calcio italiano: dopo il girone finale Milan e [[Juventus Football Club|Juventus]] (campione d’Italia in carica) erano a pari punti, per cui fu necessaria una gara di finale. Si giocò a [[Torino]] sul campo dei bianconeri, in virtù della loro migliore differenza reti, ma il confronto terminò in parità(0-0) dopo i tempi supplementari. A quei tempi non si tiravano i calci di rigore, si procedeva alla ripetizione della partita: la Federazione scelse il neutro dell’U.S. Milanese a [[Milano]], ma i bianconeri in segno di protesta rinunciarono a giocare. Il Milan poté tuttavia sancire la legittimità del suo successo ripetendo l’exploit l’anno dopo ([[1907]]).
Nel [[1908]], a seguito dei dissidi interni riguardo alla necessità o meno di tesserare giocatori stranieri, un'ala per certi versi "''progressista''" della dirigenza si separa dalla società fondandone,il 9-3-1908,una nuova denominata [[Internazionale Football Club]].
Nel [[1916]] vinse la Coppa Federale che in quell’anno andava a sostituire in qualche modo il campionato, sospeso a causa della [[Prima Guerra Mondiale]]; non si tratta tuttavia di un trofeo ufficialmente riconosciuto dalla [[FIGC]] come titolo italiano.
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=== Gli anni bui ===
Dopo i primi tre titoli seguì un lungo periodo “buio”,sotto la presidenza Pirelli che fece costruire lo Stadio S.Siro, in cui i rossoneri rimasero sempre in massima serie (prima in Prima Divisione, poi in [[Serie A (calcio)|Serie A]] dalla sua istituzione nel 1929-30), pur mantenendosi in zone di metà classifica e non andando mai oltre il terzo posto. Nel [[1938]] le autorità fasciste imposero l’italianizzazione del nome in ''Associazione Calcio Milano'', abbandonato subito dopo la [[Seconda Guerra Mondiale]] per tornare alla vecchia denominazione, pur mantenendo la dizione A.C: nasce nel [[1946]] l’''Associazione Calcio Milan''.
===I favolosi anni '50===
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Negli [[Anni 1970|anni ’70]] raccoglie ancora numerosi trofei, come 3 Coppe Italia, la seconda Coppa delle Coppe, mentre in campionato insegue a lungo lo “scudetto della stella”, perdendo nel 1972-73 un campionato che sembrava già vinto con una umiliante sconfitta a [[Verona]].
Il tanto atteso decimo scudetto arriva nel 1978-79, l’ultima stagione da calciatore per Gianni Rivera che potrà ritirarsi con la stella e il tricolore sulla maglia. Tuttavia, nella stagione 1979-80, a seguito di uno scandalo per il calcio-scommesse, venne retrocesso in Serie B. Queste le sentenze della giustizia sportiva (C.A.F.): Club retrocesso in B (insieme alla
[[Società Sportiva Lazio|Lazio]]); il presidente, [[Felice Colombo]], fu inibito a vita; squalifiche ai calciatori [[Enrico Albertosi]], [[Giorgio Morini]] e [[Stefano Chiodi]], rispettivamente di 4 anni, 1 anno e 6 mesi. Nel 1981, una volta risalito nella massima serie, sotto la presidenza Morazzoni,che poi cedette la squadra a Giussy Farina(in precedenza presidente del Vicenza), il Milan retrocesse in Serie B nuovamente a seguito, questa volta, di una stagione fallimentare, anche se all’ultima giornata la vittoria sul Cesena sembrava aver momentaneamente risparmiato la nuova onta. Questa seconda retrocessione in B, unica sul campo in tutta la storia del Milan, maturò in modo episodico e beffardo. In [[Cagliari Calcio|Cagliari]]-[[A.C.F._Fiorentina|Fiorentina]] fu annullato un gol regolare ai viola, fatto che generò molte recriminazioni fiorentine, dato che i viola si stavano giocando lo scudetto (vinto poi dalla [[Juventus]] con un solo punto di vantaggio sulla Fiorentina) e consentì ai sardi di salvarsi. In Napoli-Genoa, a cinque minuti dal termine, il portiere del Napoli, Luciano Castellini, commise un errore che regalò al Genoa il calcio d'angolo da cui nacque il gol del 2-2, sancendo, di fatto, la retrocessione del Milan. Da notare che, se ci fossero stati i 3 punti per la vittoria (introdotti 12 anni dopo), Milan e Genoa avrebbero concluso a pari punti, con conseguente retrocessione in B del Genoa, per la peggiore classifica avulsa.Anni dopo sotto la presidenza Farina rischiò di andare sull' orlo di un fallimento.
===L'inizio dell'era Berlusconi e i successi di Sacchi===
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