Demodoxalogia: differenze tra le versioni
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Nel 1939 Orano e Perini-Bembo fondano un '''Centro di demodossalogia''' presso l'Università di Roma Sapienza: è il primo istituto di studi sull'opinione pubblica attivo in Italia (sia pure poco strutturato, è comunque antecedente alla Doxa, la cui fondazione risale al 1946)<ref>Bruno Zarzaca, "Unesco e demodoxalogia", [http://www.opinionepubblica.com/demodoxalogia/documenti/676-unesco-e-demodoxalogia www.opinionepubblica.com], 30 luglio 2009.</ref>. Tale Centro ha una particolare rilevanza anche per la [[storia del giornalismo]]: in un documento dell'[[Unesco]] del 1956 è classificato come il primo riferimento dell'epoca per la formazione giornalistica in Italia<ref>Jacques Bourquin, ''Les moyens et les methodes de formation professionnelle des journalistes dans les pays d'europe'', Reunion internationale d'experts sur la formation professionnelle des journalistes, Maison de l'Unesco, 9-13 avril 1956.</ref>.
Nel dopoguerra la demodoxalogia fu esame fondamentale ai corsi dell'[[Università internazionale degli studi sociali Pro Deo]] (l'attuale [http://www.luiss.it Luiss]), fondata a Roma nel 1948 dal frate domenicano [[Félix Andrew Morlion]] che ne fu anche rettore. Morlion approfondì e divulgò gli aspetti della filosofia dell’opinione pubblica<ref>F. A. Morlion, ''Filosofia dell'opinione pubblica'', Università internazionale Pro Deo, Roma, anno accademico 1948-49.</ref>, mentre Michele del Vescovo e Perini-Bembo insegnarono i principi della demodoxalogia<ref>M. Del Vescovo, ''Principi di doxologia'', Università internazionale Pro Deo, Roma, anno accademico 1948-49; F. A. Perini-Bembo, ''Principi di demodoxalogia'', Università internazionale Pro Deo, Roma, anno accademico 1948-49.</ref>. Quest’ultimo la divulgò dal 1939 sino al 1989<ref>Conferenza su "Giornalismo ed opinione pubblica", 50
Tra gli altri docenti della disciplina citiamo: [[Giovanni Mammucari]], direttore generale del Dipartimento informazione ed editoria della presidenza del Consiglio dei ministri; [[Adriano Magi-Braschi]], responsabile di un nucleo del [[Sifar]]; l’antropologo [[Tullio Tentori]]; Elio Lodolini, direttore dell’archivio di Stato; i giornalisti Nando Mazzei e Massimo Olmi; Carlo Curcio, già preside della Facoltà di scienze politiche dell’università di Perugia; la scrittrice Dora Drago Lopez Jordan e il sociologo Giulio D’Orazio.
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