John Flavel: differenze tra le versioni

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Dal [[1670]] al [[1680]] Flavel porta avanti il suo ministero prevalentemente scrivendo. Pubblica in questo periodo almeno nove libri. Nell'estate del [[1682]] è costretto a trovare rifugio a [[Londra]], dove si unisce alla comunità di un suo amico, [[William Jenkyn]], noto oggi per il suo commentario all'[[Lettera di Giuda|epistola di Giuda]]. Nel [[1684]] i soldati interrompono una riunione di preghiera condotta da Flavel e da Jenkyn. Flavel a malapena sfugge all'arresto. Durante il suo soggiorno a Londra muore la moglie Anne. Si sposa così con Dorothy, una vedova, figlia di George Jefferies, ministro di [[Kingsbridge]]; gli sopravviverà.
 
Nel 1685 Flavel ritorna a Dartmouth, dove il suo ministero è confinato in casa sua. Predica ogni domenica e in molte serate infrasettimanali a folle di persone che giungono in casa sua. In quello stesso anno una banda di malintenzionati dà alle fiamme una sua effigeeffigie, ma egli persevera, pregando per la sua amata [[Dartmouth]]: "Che ogni casa della città diventi una casa di preghiera!". Nel [[1687]] un nuovo editto di indulgenza di Re [[Giacomo II d'Inghilterra|Giacomo II]] permette nuovamente a Flavel di predicare. Questa libertà viene ampliata con la salita al trono di [[Guglielmo III d'Inghilterra|William di Orange]] e con la [[Gloriosa Rivoluzione]] del [[1688]].
 
In occasione del suo ritorno al pulpito la comunità di Flavel costruisce una grande chiesa. I suoi ultimi 4 anni di predicazione pubblica hanno molto successo. L'età e la salute in declino, però, non gli permettono più l'attività che desidererebbe. Durante una campagna di predicazione ad [[Exeter]], un grave attacco cardiaco lo porta alla morte il 6 giugno [[1691]]. Le sue ultime parole sono: "So che per me tutto andrà bene".