Somnium Scipionis: differenze tra le versioni
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Il '''''Somnium Scipionis''''' è l'unica parte del sesto libro del De Re Publica di [[Cicerone]] che è pervenuto fino a noi. Tratta di [[Scipione_Emiliano|Scipione l'Emiliano]], il console Romano che distrusse definitivamente Cartagine sconfiggendone le armate nella battaglia di Zama che incontra [[Publio_Cornelio_Scipione_Africano|Scipione l'Africano]], suo nonno per adozione, nonché soppresse delle rivolte [[Celtiberi|Celto-Ibere]] nella Spagna [[Tarraconense]] dove ne espugnò la roccaforte di [[Numanzia]]. Durante il suo sogno gli appare la figura di suo nonno adottivo, [[Publio_Cornelio_Scipione_Africano|Scipione l'Africano]], con cui si stabilisce un rapporto di reciproco rispetto nonché comincia una dissertazione filosofica.
Il Somnium Scipionis presenta dei temi di contenuto filosofico-mistico (è stato infatti paragonato al [[mito di Er]] nella Repubblica di [[Platone]], a cui la Repubblica di Cicerone sembra essere una risposta) che saranno ripresi nella cultura cristiana e probabilmente saranno il motivo della salvezza di questa parte del libro, per il resto interamente perduto. In particolare [[Ambrogio_Teodosio_Macrobio|Macrobio]] scriverà un commentario in due volumi su quest'opera.
Cicerone coglie inoltre occasione per narrare di una sua visione del cosmo, in cui nella [[Via Lattea]] trovano pace le anime che hanno difeso in vita con le loro azioni lo stato.
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