Claudio Lolli: differenze tra le versioni
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===Gli esordi===
Le sue prime esperienze musicali avvengono all'"Osteria delle Dame" di [[Bologna]] nei primi [[anni 1970|anni settanta]]. Notevoli sono le connotazioni originali sia per i testi che per la musica. I testi delle canzoni tratteggiano squarci di vita ordinaria. Si accompagna con la [[chitarra]] usando a volte una rudimentale tecnica ''[[finger picking]]''. La sua è ''"una voce da regno dei più o da festival del sottosuolo... così piena di granchi di
È [[Francesco Guccini]], conosciuto proprio nella Bologna delle osterie, che lo porta alla [[EMI Italiana]], l'etichetta che gli fa firmare un contratto e che pubblica i suoi primi 4 [[Long playing|LP]], dal [[1972]] al [[1976]]: il primo disco, ''[[Aspettando Godot (album)|Aspettando Godot]]'', è arrangiato da [[Marcello Minerbi]], ex leader dei [[Los Marcellos Ferial]], che si rifà per le sonorità allo stesso Guccini, a [[Fabrizio De André]] e, in alcune canzoni ("Quello che mi resta" o "Quanto amore") ai cantautori francesi. Pur con le ingenuità tipiche di ogni opera prima, emergono alcune tematiche caratteristiche dei dischi successivi di Lolli: l'impegno politico ("Borghesia" e "Quelli come noi"), il disagio esistenziale ("L'isola verde" o "Quanto amore"), la critica all'istituzione familiare ("Quando la morte avrà", dedicata al padre), l'anticlericalismo (ancora "Quelli come noi"), il senso della vita (la title track). Il disco riesce nell'intento di far notare il giovane cantautore, ed alcune canzoni come "Michel" (dedicata ad un vecchio amico francese) o "Borghesia" vengono trasmesse spesso per radio, nel corso di trasmissioni come "[[Per voi giovani]]", creata da [[Renzo Arbore]] e condotta da [[Carlo Massarini]], diventando uno dei classici della canzone d'autore italiana.
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