7th Armoured Division: differenze tra le versioni
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|Colonel_in_Chief=
|descrizione_Colonel_in_Chief=
|comandanti_degni_di_nota=Magg. Gen.[[Percy Hobart]], Magg. Gen.[[Richard O'Connor]], Magg. Gen.[[William Gott]], Magg. Gen.[[John Charles Campbell|John C.Campbell]]<br>Magg. Gen. [[Frank Messervy]]<br>Magg. Gen. [[John Harding]]
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}}
La '''7th Armoured Division''' (7
Come parte dell'[[British Army|Esercito Britannico]] in [[Egitto]], la [[divisione]] si chiamava originariamente '''Divisione Mobile''' o '''Forza Mobile (Egitto)''' ed era una delle due formazioni corazzate create in [[Gran Bretagna]] prima della guerra per studiare nuove tattiche corazzate. Durante quel periodo il comando della [[divisione]] era affidato al [[Maggior generale]] [[Percy Hobart]], molto stimato come esperto di tattiche corazzate.
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===Fondazione===
Gli elementi della futura 7ª Divisione Corazzata arrivarono in
La 'Forza Mobile' era stata stanziata a 120 [[Chilometro|Km]] a Ovest di [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]]. Formata dalla Brigata di Cavalleria del Cairo, che comprendeva tre reggimenti corazzati, ''7°'', ''8°'' e ''11° Ussari'', più il ''1° Royal Tank Regiment'', ''3º Reggimento Royal Horse Artillery'', una compagnia del ''Royal Army Service Corps'' e
[[File:IWM-E-17616-Crusader-19421002.jpg|thumb|right|270px|Un carro da "crociera" Crusader in marcia nel deserto.]]
All'inizio in [[Egitto]] esistevano solo due unità, una la 7ª Corazzata e l'altra la [[4ª Divisione fanteria anglo-indiana]], sostituita più tardi dalla 6ª Divisione di fanteria australiana. Le due divisioni furono il nucleo fondamentale della futura [[Western Desert Force]] ('''WDF'''), Forza del Deserto Occidentale.
Nell'autunno [[1940]], [[Winston Churchill]] inviò significativi rinforzi alle truppe britanniche schierate in [[Egitto]]; in particolare arrivarono (dopo un lungo viaggio per la rotta del [[Città del Capo|Capo]]), tre nuovi reggimenti corazzati (''2°'' e ''6° Royal Tank Regiment'', dotati di carri medi [[Cruiser Mk III|Cruiser]]; e ''7° Royal tank Regiment'', equipaggiato con i carri pesanti da fanteria [[Mk II Matilda|Matilda]]) che permisero di raddoppiare la forza della 7
===Nord Africa===
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La divisione doveva avere 220 [[carro armato|carri armati]] ma all'inizio della guerra (prima dei rafforzamenti inviati da Churchill nell'autunno 1940) ne erano presenti solo 65.
Il [[16 febbraio]] [[1940]] la 'Divisione Mobile' cambiò nome e divenne la
Dopo la dichiarazione di guerra italiana del [[10 giugno]] [[1940]], la '''Western Desert Force''' era apparentemente in inferiorità numerica, ma i soldati italiani non si dimostrarono molto combattivi, i mezzi meccanici nemici erano scarsi e di modeste qualità, i comandi italiani diedero cattiva prova, e così la prima campagna del deserto terminò con un grande successo britannico: furono catturati quasi 130.000 prigionieri fino al febbraio [[1941]].
[[File:IWM-E-6724-Crusader-19411126.jpg|thumb|left|290px|Due carri armati ''Crusader'' della 7
Durante la ritirata Italiana del [[1941]] il comandante della WDF, [[Richard O'Connor]], diede l'ordine alla [[divisione]] di muoversi a sud dello [[Gebel al Akhdar|Jebel Akhdar]] e tagliare fuori le forze italiane a [[Battaglia di Beda Fomm|Beda Fomm]], mentre forze australiane incalzavano il nemico verso Ovest. Dopo aver respinto un contrattacco dei carri armati italiani della [[Brigata Corazzata Speciale (Regio Esercito)|Brigata "Babini"]] a Mechili (distruggendo otto carri [[M13/40]] italiani al costo di un solo Cruiser e sei carri leggeri<ref>K. Macksey, ''Carri armati. Gli scontri decisivi'', Fratelli Melita editori 1991.</ref>), la 7ª Divisione Corazzata proseguì in profondità per isolare le forze nemiche; poiché i carri armati non potevano andare a grandi velocità, la manovra fu effettuata da un reparto di avanguardia mobilissimo (la "[[Combe Force]]") di autoblindo, artiglieria motorizzata e fanteria in sole 30 ore.
[[File:1941 7TH Armour..jpg|thumb|right|310px|L'equipaggio di un carro "Cruiser" della 7ª Divisione corazzata nel deserto libico nel 1941.]]
Il [[6 febbraio|6]] e il [[7 febbraio]] [[1941]] a Beda Fomm, mentre le "Combe Force" sbarrava la strada con i suoi mezzi leggeri e i cannoni anticarro, una trentina di carri armati Cruiser della 4ª Brigata corazzata (''1°'' e ''2° Royal Tank Regiment'') colpirono sul fianco le colonne italiane e respinsero i disordinati tentativi dei carri armati italiani di sfondare; al costo di sole tre perdite, i carri armati britannici rivendicarono oltre 50 carri nemici distrutti<ref>B.H. Liddel Hart, ''Storia militare della seconda
La [[Battaglia di Beda Fomm|battaglia a Beda Fomm]] si concluse con la vittoria totale britannica e completò la distruzione della [[10ª Armata (Regio Esercito Italiano 1940)|Decima Armata Italiana]].
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La divisione prese parte anche alla [[Fronte occidentale (seconda guerra mondiale)|campagna in Europa del 1944-45]]; dopo essere sbarcata in [[Normandia]] già nei primi giorni dopo il [[Sbarco in Normandia|''D-Day'']] ([[6 giugno]] [[1944]]), la famosa formazione corazzata inglese partecipò a tutte le fasi della dura battaglia per la conquista di [[Caen]]. Durante questi scontri contro le temute [[Panzerdivision]] tedesche non ottenne sempre i risultati sperati, venendo respinta a [[Battaglia di Villers-Bocage|Villers-Bocage]] e partecipando con gravi perdite alla fallita [[Operazione Goodwood]].
Dopo lo sfondamento americano del fronte di Normandia ([[Operazione Cobra]]), anche la 7
==Note==
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