Graphics Environment Manager: differenze tra le versioni
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Lorenzen lasciò la società poco dopo il rilascio del GEM/1, quando divenne evidente che DRI non aveva un grosso interesse nello sviluppo delle applicazione. Fondò perciò una propria società con un altro degli sviluppatori del GEM, [[Dan Meyer]], creando la [[Ventura Software]]. Sotto questo nome svilupparono il [[Xerox Ventura|Ventura Publisher]], commercializzato in un secondo tempo da [[Xerox]] (ed in seguito anche da [[Corel]]), che divenne all'epoca un programma di [[desktop publishing]] molto famoso.
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{{Main|Atari TOS}}
Quando Atari decise di realizzare il suo computer ST, fu deciso che l'interfaccia utente avrebbe dovuto essere di tipo grafico. Fu perciò visionato il GEM in una versione per 68000 che girava sul CP/M-68K, un port del sistema operativo CP/M per la CPU Motorola. Dopo che i dirigenti Atari scelsero il GEM, fu inviato un gruppo di ingegneri presso DRI per iniziare a lavorare al porting del sistema: quel gruppo si chiamava "The Monterey Group"<ref name="start"><{{cita pubblicazione|url=http://www.atarimagazines.com/startv3n1/threeyearsofst.html|titolo=3 Years With the ST - An exclusive look inside Tramiel's Atari|editore=Start|volume=3|numero=1|pagina=22|anno=1988|autore=Jeffrey Daniels}}</ref>. Ma quelle versioni per il 68000 non erano utilizzabili praticamente: erano delle demo realizzate da DRI per mostare il suo sistema e nulla di più. Il gruppo si mise quindi al lavoro iniziando sia il porting della versione del GEM che DRI aveva realizzato per l'[[Intel 8086]] dei PC IBM, sia del '''GEMDOS''', un nuovo sistema operativo che era stato ideato come alternativa all'MS-DOS, a cui assomigliava molto. Fu un lavoro duro e complesso ma a gennaio del [[1985]] il gruppo aveva svolto molto del lavoro di porting ed il sistema operativo che ne derivò fu chiamato [[Atari TOS|TOS]]: [[Jack Tramiel]] decise di presentare la nuova macchina con il TOS al [[Consumer Electronics Show]]<ref name="start"/>.
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Nei successivi 7 anni, dal 1985 al [[1992]], il TOS fu aggiornato ad ogni rilascio di nuovi prodotti della linea ST: gli aggiornamenti includevano il supporto per un maggior numero di colori e per risoluzioni più elevate ma restava sempre simile all'originale in termini di supporto GKS. Nel 1992 Atari rilasciò il '''TOS 4''', o [[MiNT|MultiTOS]], insieme all'ultimo modello dell'ST, il [[Atari Falcon030|Falcon030]]: il TOS 4 supportava il multitasking sotto al GEM.
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''Caldera Thin Clients'', nota in seguito come ''Lineo'' (una società del gruppo ora noto come [[SCO Group]]) ha rilasciato il sorgente del GEM sotto licenza GNU GPL nell'aprile del [[1999]]. Lo sviluppo del GEM per PC è continuato come [[OpenGEM]] e [[FreeGEM]]. In seguito è stato anche portato nuovamente sull'Atari ST per essere usato sul [[clone (informatica)|clone]] libero del TOS, l'[[EmuTOS]].
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==Descrizone==
Il GEM "completo" consisteva di 3 parti principali:
#GEM VDI (Virtual Device Interface)
#GEM AES (Application Environment Services)
#GEM Desktop (
Il '''VDI''' era il cuore del sistema grafico di tutto il motore GEM: era responsabile per il disegno a "basso livello", vale a dire nella forma di semplici comandi "disegna una linea da qui a qui". Il VDI includeva un insieme di istruzioni per il disegno vettoriale indipendente dalla risoluzione dalle coordinate che erano chiamate dalle applicazioni attraverso una interfaccia estremamente semplice. Il '''TVDI''' offriva inoltre informazioni sull'ambiente (stato o contesto), sul colore corrente, sull'ampiezza di una linea, sul dispositivo di output, ecc...
Questi comandi erano esaminati dal '''GDOS''', il cui compito era quello di inviare i comandi al driver appropriato per il rendering richiesto: ad esempio, se un particolare ambiente GEM VDI era connesso allo schermo, le istruzioni VDI erano allora girate al driver dello schermo per l'esecuzione del disegno. Per stampare si poteva semplicemente (in teoria) cambiare semplicemente l'ambiente puntandolo alla stampate, riducendo drasticamente il lavoro dello sviluppatore (anche se poi la stampa doveva essere fatta "a mano" in ogni applicazione). Il GDOS era anche il responsabile del caricamento dei driver e di ogni carattere richiesto quando il GEM si avviava.
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One major advantage the VDI provided over the Macintosh was the way multiple devices and contexts were handled. In the Mac such information was stored in memory inside the application. This resulted in serious problems when attempting to make the Mac handle pre-emptive multitasking, as the drawing layer ([[QuickDraw]]) needed to have direct memory access into all programs. In GEM VDI however, such information was stored in the device itself, with GDOS creating "virtual devices" for every context – each window for instance. This advantage remained largely theoretical however, as the multitasking versions of GEM were never officially released.
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