Linguistica sincronica: differenze tra le versioni

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La '''linguistica sincronica''' nasce con i corsi di linguistica generale tenuti da [[Ferdinand de Saussure]] a Ginevra. In particolare, nel secondo corso (1908-1909) vengono delineati i fondamenti della disciplina almeno fino alla svolta di [[Noam Chomsky]]. Ferdinand de Saussure considera come obiettivo della linguistica costruire teoremi sulla lingua e dimostrarli, evitando affermazioni flottantes della linguistica diacronica dell'Ottocento. Per Saussure, la lingua è un sistema serré, e quindi la teoria - ovvero la linguistica generale - deve esserlo altrettanto. Il suo modello di scienza è la geometria.
 
Per raggiungere questo modello scientifico Saussure intende definire precisamente che cos'è una lingua. A differenza delle altre scienze, la linguistica usa come strumento di analisi il suo oggetto. Pertanto, per evitare le trappole delle corrispondenze, si suddivide la lingua in due versanti: la ''langue'', ovvero la potenza, la facoltà, l'organizzazione pronta per parlare della lingua considerata nell'individuo, e la ''parole'', l'atto dell'individuo che realizza la sua facoltà per mezzo della convenzione sociale che è la lingua (idioma).
 
A partire dall'analisi della scienza dei segni (semiotica) della scrittura, Saussure enuclea le proprietà che distinguono le lingue dagli altri sistemi di segni.