Colonizzazione russa dell'America: differenze tra le versioni
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La popolazione delle colonie russe raggiunse la quota di 40.000 persone, tuttavia la maggior dei coloni era [[Aleutini]] e la colonia non fu mai veramente redditizia, in larga parte a causa degli elevati costi di trasporto.
La richiesta di vendita dell'Alaska da parte del [[William Seward]], [[Segretario di Stato degli Stati Uniti|Segretario di Stato]], fu presto accolta dalla [[Russia]]. Il contratto di vendita dell'Alaska fu quindi firmato il [[9 aprile]] [[1867]] e il prezzo venne fissato nella somma di 7.200.000 [[dollari]].
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Anche ai giorni nostri, ma anche durante l'epoca dell'[[Unione Sovietica]], circolavano voci che in realtà l'Alaska non fosse stata venduta agli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] ma soltanto affittata per un periodo variabile fra i 99 e i 150 anni e, una volta scaduto il periodo di concessione, restituita ai legittimi proprietari, ovvero la Russia. L'origine di queste voci è spiegabile in parte col fatto che dopo la [[Rivoluzione d'Ottobre]] tutti i trattati internazionali, stipulati segretamente dagli zar, vennero ufficialmente dichiarati non validi dal nuovo governo post-rivoluzionario.
La presenza storica dei russi nella [[California]] è inoltre provata da un ritrovamento archeologico avvenuto [[1920]] in un boschetto di aranci vicino alla [[Missione]] [[San Fernando Rey de España]]. In quell'anno infatti venne dissotterrata una campana, del peso di circa 100 [[libbre]], che riportava la seguente iscrizione in lingua russa: «'Nell'anno [[1796]], nel mese di gennaio, questa campana venne fusa nell'isola di [[Kodiak]] con la benedizione dell'[[Archimandrita]] Joaseph, durante la permanenza di [[Alexandr Baranov]]».
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