Materialismo: differenze tra le versioni
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Anche [[Ludwig Büchner]] (1824-1899), medico e fisiologo, è esponente autorevole del materialismo evoluzionistico, nonché autore di numerose opere in cui viene esposta tale visione del mondo. Egli è anche il fondatore della "Deutsche Freidenkerbund" (Società dei liberi pensatori tedeschi) e un ateo dichiarato. Nelle sue numerose opere, a cominciare da ''Kraft und Stoff'' (Forza e materia), del 1855, egli espone chiaramente un materialismo in base al quale la mente e l’anima non sono altro che frutti evolutivi della materia vivente. Altre sue opere importanti: ‘’Natur und Geist’’ (1857), ''Aus Natur und Wissenschaft'' (1884), ''Der Fortschritt in Natur und Geschichte im Lichte der Darwinschen Theorie'' (1884), ''Darwinismus und Socialismus'' (1894).
[[Ernst Haeckel]] (1834-1919) è colui che ha dato maggiore impulso e definizione al materialismo evoluzionistico. Egli con la ''Morfologia generale delle forme organiche'' (1866) generalizza l'evoluzione darwiniana a tutte le forme del mondo organico, anticipando persino tesi che Darwin esporrà nella ''Discendenza dell'uomo'' del 1871. Per Haeckel la ''forma'', la ''materia'' e la ''forza'', sono i tre elementi fondamentali della natura, al di fuori della quale non esiste alcun'altra realtà. Rifiutando il vitalismo e teorizzando un meccanicismo rigoroso Haeckel vede l'avvento della vita sulla terra come un evento "spontaneo", concepisce un monismo assoluto del reale in senso quasi panteistico che eccheggia idee di Goethe. Molto famosa è la sua ''legge biogenetica
[[Roberto Ardigò]](1828-1920) non è uno scienziato ma un pensatore puro che dal 1871 abbraccia il positivismo materialistico e lo piega in direzione spiccatamente evoluzionistica. Egli concepisce l'evoluzione come una forma progressiva di differenziazione dell'essere, per cui si passa dall'omogeneo all'eterogeneo, dall'indistinto al distinto. Questa differenziazione e pluralizzazione dell'essere riguarda l'ontologia, la biologia, l'antropologia, la sociologia e la psicologia. Ciò che è peculiare in Ardigò rispetto alla maggior parte dei materialisti visti sopra, quasi tutti deterministi, è che egli elabora una "teoria del ''caso''" come frutto di cause che si interescano in un dato istante del tempo senza essere coerenti tra loro.
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