Test HIV: differenze tra le versioni

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Il test comunemente conosciuto come ""test dell'[[AIDS"]]" o ""test dell'[[HIV",]]" è il test '"[[ELISA]]'" che rivela la presenza nel sangue di [[anticorpo|anticorpi]] '"anti-HIV'" prodotti dall'organismo per contrastare il virus.
 
Precisamente, quando si parla di test [[ELISA]] riferendosi al comune test dell'HIV, ci si riferisce al test che ricerca nel sangue [[anticorpo|anticorpi]] diretti contro gli [[antigene|antigeni]] [[Gp41|gp41]] e [[Gp120|gp120]], due glicoproteine presenti nell' ''envelope'' del virus, cioè nella sua parte esterna.
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Dunque, ovviamente, durante il periodo finestra, il test ELISA risulta negativo (nonostante si sia stati infettati) e, di conseguenza, basandosi solo sul comune test per rilevare la sieroposità, chiunque, potrebbe essere stato contagiato anche se ciò non viene rilevato.
====Durata del periodo finestra====
Il periodo finestra dura mediamente <u>4-6 settimane</u>, ma può durare fino a <u>6 mesi</u>, anche se, nella stragrande maggioranza dei casi dura meno di <u>3 mesi</u>. Secondo i [http://www.cdc.gov[Centers CDCfor diDisease AtlantaControl and Prevention]] (CentersCDC) for Diseasesdi Control)Atlanta, con i test ELISA di ultima generazione, la durata media del periodo finestra si è ridotta a <u>22 giorni</u>.
Affinchè il risultato del test possa essere considerato definitivo, bisogna tener conto della durata massima possibile; ecco perchè il risultato è considerato definitivo dopo 6 mesi dall'evento a rischio, consultare per esempio la [http://www.ministerosalute.it/faqGenerale/faqGeneraleAperta.jsp?id=7&area=aids&paginaprovenienza=null| FAQ del Ministero della Salute]
(trascorsi questi 6 mesi, si sono sicuramente formati gli anticorpi
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Comunque, un risultato positivo del test ELISA necessita di un test di conferma, noto come test [[Western Blot]], per una diagnosi con assoluta certezza.
Il test ELISA, eseguito privatamente, ha un costo modesto che si aggira sui 15-20 euro, ma, come prevede la [http://www.infettivibrescia.it/schede_HIV/attualità/diritti/DirittiSieropositivi.html legge 135/'90], presso alcune strutture pubbliche può essere effettuato gratuitamente, anonimamente e senza impegnativa del medico.
Inoltre, questo test è diffusissimo, e un qualunque grosso centro di analisi, non necessariamente specializzato in infettivologia, consente di effettuarlo (mentre per altri test più sofisticati come la [[PCR]], tipicamente, occorrono strutture specializzate).
(Al posto del test ELISA, si possono effettuare il test [[ELFA]] o il test [[MEIA]], i quali hanno la stessa affidabilità.
Inoltre, il test ELISA presenta alcune sottovarianti e spesso viene chiamato anche "test EIA" a seconda dell'acronimo utilizzato:
''Enzime Linked Immuno Sorbent Assay'' oppure ''Enzime-Linked Immunosorbent Assay'').
 
 
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===Test dell'antigene p24===
Il test dell'[[antigene p24]], ricerca nel sangue tale antigene, il quale è una proteina presente nel core del virus, cioè nella sua parte interna; la presenza di questa proteina nel sangue è indice di una elevata replicazione virale ed è rilevabile nel periodo immediatamente successivo al contagio (e nelle fasi avanzate della malattia); questo test può essere effettuato 2-6 settimane dopo il possibile contagio, poichè successivamente potrebbe anche negativizzarsi, e mediamente diventa positivo dopo soli <u>16 giorni</u> dal contagio, però un risultato negativo di questo test non ha un valore definitivo ed occorre comunque effettuare il test ELISA dopo 3-6 mesi.
 
===Test della PCR qualitativa===
Ci sono dei test in grado di evidenziare direttamente la presenza di materiale genetico del virus, come HIV-RNA o HIV-DNA, nel sangue, mediante tecniche in grado di moltiplicare (amplificare) anche quantità estremamente piccole di tale materiale per poi identificarlo e quantificarlo. Una di queste tecniche, usata molto spesso, è nota come [[PCR]] (Polymerase Chain Reaction, ossia Reazione a Catena della Polimerasi)). Esistono due tipi di test PCR: la PCR quantitativa, per valutaremisurare la viremia o carica virale, cioè per valutaremisurare quante copie del virus ci sono nell'unità di volume di sangue, e la PCR qualitativa che, invece, si limita soltanto a rilevare la presenza del materiale genetico del virus. Anche se quest'ultimo test, rispetto al primo, non opera una quantificazione, in caso di possibile esposizione all'HIV, per stabilire se sia avvenuto il contagio, si preferisce utilizzare la PCR qualitativa, poichè quella quantitativa, a volte, dà luogo a false positività, per cui è meglio utilizzarla solo in caso di contagio già precedentemente accertato. Secondo i [http://www.cdc.gov[Centers for Disease Control and Prevention|CDC]] di Atlanta], con la PCR qualitativa, la durata media del periodo finestra si riduce a <u>11 giorni</u>.
 
===Test combinati===
Per la diagnosi precoce vengono spesso utilizzati test combinati
ELISA-p24 o ELISA-PCR o, meglio ancora, ELISA-p24-PCR.
Un test ELISA-p24-PCR ha un costo di 150-200 euro (o più), costo legato essenzialmente alla PCR, però un suo risultato negativo dopo <u>28 giorni</u> ha un'attendibilità superiore al 99% ed è considerato dalla grande maggioranza dei medici già attendibile molto prima (15 giorni dopo l'evento a rischio). Tuttavia, SOLO PER PRECAUZIONE, si consiglia ugualmente il test ELISA dopo 3-6 mesi.
 
===Altre informazioni===
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==Test di controllo da eseguire periodicamente nei casi di contagio già precedentemente accertato==
 
Una volta che sia stato accertato il contagio, la persona HIV+ deve, periodicamente, effettuare dei controlli per monitorare nel tempo le proprie condizioni.
IUna testvolta comeche lasia [[PCR]]stato quantitativaaccertato cheil misuranocontagio, la caricapersona viraleHIV+ deve monitorare nel sanguetempo trovanole impiegoproprie condizioni. perPer valutare l'evoluzione della malattia e l'efficacia della terapia adottata., in Periodicamenteparticolare, nelsono tempodue i test da affiancare, eeseguendoli periodicamente: la ''determinazione della carica virale ènel affiancatasangue'' dallae la ''conta dei linfociti CD4, cioè dalla determinazione del numero di linfociti CD4 presenti nell'unità di volume di sangue:'; se la carica virale scende e la conta dei CD4 sale, allora significa che la terapia adottata si sta rivelando efficace.
Altri importanti test, i quali non servono ad accertare l'avvenuto contagio, ma servono a stabilire quale terapia adottare successivamente, sono i test di resistenza, che valutano a quali farmaci sono divenuti resistenti i ceppi di HIV presenti nell'organismo.
 
===Determinazione della carica virale nel sangue, con la PCR quantitativa o altri test===
La carica virale nel sangue o viremia è il numero di copie del virus presenti nell'unità di volume di sangue. Tipicamente, questo valore viene espresso in numero di copie per ml (millilitro) di sangue.
I test per la misura della viremia sono:
 
- la [[PCR]] quantitativa, o Q-PCR (Quantitative Polymerase Chain Reaction), usato molto frequentemente
 
- il test bDNA (branched-chain DNA)
 
- NASBA (Nucleid Acid Sequence-Based Amplification)
 
Essi, consentono di misurare valori di viremia compresi tra qualche decina di copie per ml ed un milione di copie.
Se il valore di viremia, pur non essendo nullo, è al di sotto di tale intervallo, per cui questi test non sono in grado di misurarlo, si dice che la viremia non è rilevabile. Valori di viremia non rilevabili si riscontrano, di solito, in pazienti trattati da molto tempo con la HAART (Highly Active
Antiretroviral Therapy); valori di viremia dell'ordine delle centinaia di migliaia di copie per ml si riscontrono spesso nella sindrome similnucleosica o infezione acuta primaria, la prima fase dell'infezione da HIV.
 
===La conta dei linfociti CD4===
I linfociti CD4 sono particolari [[linfociti T]].
La conta dei linfociti CD4 è la determinazione del numero di linfociti CD4 presenti nell'unità di volume di sangue. Tipicamente, questo valore viene espresso in numero di linfociti CD4 per µl (microlitro) di sangue.
Le persone non infette da HIV presentano un numero di linfociti CD4 per µl di sangue uguale mediamente a 1100. Nelle persone con infezione da HIV tale valore può calare drammaticamente, provocando la possibile comparsa delle infezioni opportunistiche, dalle quali, con un numero ridotto di linfociti CD4, l'organismo non è più in grado di difendersi.
Oltre al valore "assoluto" dei linfociti CD4, è importante controllare la percentuale di linfociti CD4 rispetto a tutti i linfociti T, quindi il rapporto tra numero di linfociti T CD4 e numero di linfociti T CD8. Nelle persone non infette, questo rapporto oscilla tra 1 e 2, mentre in quelle infette il valore di questo rapporto può scendere molto al di sotto di 1.
 
==Collegamenti esterni==