=Libro di Kells=
===RiproduzioniDecorazioni===
Il testo è accompagnato da molte miniature a tutta-pagina, le cui minuscole decorazioni dipinte sono sparse per il testo in quantità senza precedenti. La decorazione del libro è nota per il combinare dettagli intricati con composizioni audaci e energiche. Le caratteristiche dell'originario manoscritto insulare, come fa notare Carl Nordenfalk, raggiunge qui la realizzazione più estrema: "le iniziali ... sono concepite come forme elastiche che si espandomp e si contraggono con un ritmo pulsante. L'energia cinetica dei loro contorni sfugge nelle appendici disegnate liberamente, una linea spirale che a sua volta genera nuovi motivi curvilinei...".<ref>{{cita|Nordenfalk 1977|p. 13.}}</ref> Le illustrazioni contengono un'ampia gamma di colori, di cui i più usati sono il viola, il lilla, il rosso, il rosa, il verde e il giallo. I primi manoscritti tendono a una gamma di colori più ristretta: il Libro di Durrow, per esempio, usa solo quattro colori. Come accade di frequente con i libri insulari, non si usano pagine dorate o argentate nel manoscritto. I [[pigmenti]] delle illustrazioni, tra cui il rosso e l'ocra giallo, il pigmento verde rame (a volte chiamato ''[[verdigris]]''), indaco e [[lapis lazuli]],<ref>Fuchs and Oltrogge in O'Mahoney 1994, p. 134-135.</ref> sarebbero stati importati dalla regione mediterranea e, nel caso del ''lapis lazuli'', dall'Afghanistan nordorientale.<ref>Meehan 1994, p. 88.</ref>
[[Image:BookKells.jpg|thumb|Folio 183r dal facsimile del 1990 del Libro di Kells; contiene il testo "Erat autem hora tertia" ("ora era giunta l'ora terza").]]
Nel 1951, l'editore [[Svizzera|svizzero]] Urs Graf Verlag Bern produsse il primo [[facsimile]]<ref>{[http://links.jstor.org/sici?sici=0038-7134%28194807%2923%3A3%3C555%3AA%3E2.0.CO%3B2-7&size=LARGE&origin=JSTOR-enlargePage Announcements]. ''Speculum, Vol. 23, No. 3, July, 1948''. pp. 555-558.</ref> del Libro di Kells. La maggioranza delle pagine vennero riprodotte in fotografie bianco e nero, ma quarantotto pagine (tra cui tutte le decorazioni a tutta-pagina) erano a colori. Ottenuta la licenza dal Consiglio del Trinity College di Dublino, [[Thames and Hudson]] produssero una seconda edizione facsimile nel 1974. Questa edizione comprendeva tutte le illustrazioni a tutta-pagina del manoscritto oltre a una sezione rappresentativa delle decorazioni delle pagine di testo, con alcuni dettagli ingranditi delle illustrazioni. Le riproduzioni erano tutti a colori, con fotografie di John Kennedy, Green Studio, Dublin.
Nel 1979, la casa editrice svizzera Faksimile-Verlag Luzern chiese l'autorizzazione di fabbricare un facsimile tutto a colori del libro. Il permesso venne inizialmente negato, a causa della preoccupazione che il libro potesse subire danni. Nel 1986, tuttavia, la Faksimile-Verlag trovò un modo per rafforzare le pagine in modo che potessero essere fotografate senza essere toccate; questo rimosse le preoccupazioni del Consiglio del Trinity College, che concesse così l'autorizzazione.<ref>{{cita news|cognome=McGill|nome=Douglas|url=http://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=9B0DE6D8153FF931A35755C0A961948260&sec=&spon=&pagewanted=all|titolo= Irelands's Book of Kells is Facsimiled|editore= ''New York Times''|data=2 giugno 1987.|accesso=28 febbraio 2008.}}</ref> Dopo aver fotografato tutte le pagine, venne preparata una sola pagina facsimile in modo da comparare con attenzione i colori del facsimile con quelli dell'originale e apportare gli aggiustamenti necessari. Il lavoro completo venne pubblicato nel 1990 in due volumi contenenti l'intero facsmile e i commenti degli studiosi. Una copia è custodita presso la Chiesa Anglicana di Kells, sul sito del monastero originario.
L'architetto thailandese-tedesco [[Mario Kleff]] riprodusse inoltre alcune pagine del Libro of Kells e, in collaborazione con l'editore della Faksimile-Verlag Urs Düggelin, curò una mostra del Libro di Kells che mostrava queste pagine facsimile. Questi facsimile vennero create usando le tecniche originali e vennero esibite anche al Diocesan Museum di Trier.<ref>{{ cita news | url=http://www.slideshare.net/MarioKleff/ein-meisterwerk-a-masterpiece-book-of-kells | titolo=Book of Kells | editore=PAULINUS | cognome= Noyer |nome= Catherine | data=1997-10-19| accesso=1997-10-19 | città=Trier}}</ref>
===Decoration===
The text is accompanied by many full-page [[Miniature (illuminated manuscript)|miniatures]], while smaller painted decorations appear throughout the text in unprecedented quantities. The decoration of the book is famous for combining intricate detail with bold and energetic compositions. The characteristics of the Insular manuscript initial, as described by Carl Nordenfalk, here reach their most extreme realization: "the initials ... are conceived as elastic forms expanding and contracting with a pulsating rhythm. The kinetic energy of their contours escapes into freely drawn appendices, a spiral line which in turn generates new curvilinear motifs...".<ref>Nordenfalk 1977, 13.</ref> The illustrations feature a broad range of colours, with purple, lilac, red, pink, green, and yellow being the colours most often used. Earlier manuscripts tend toward more narrow palettes: the Book of Durrow, for example, uses only four colours. As is usual with Insular work, there was no use of [[Metal leaf#Gold Leaf|gold]] or [[Metal leaf|silver leaf]] in the manuscript. The [[pigments]] for the illustrations, which included red and yellow ochre, green copper pigment (sometimes called ''[[verdigris]]''), indigo and [[lapis lazuli]],<ref>Fuchs and Oltrogge in O'Mahoney 1994, 134-135.</ref> would have been imported from the Mediterranean region and, in the case of the lapis lazuli, from northeast Afghanistan.<ref>Meehan 1994, 88.</ref>
The lavish illumination programme is far greater than any other surviving Insular Gospel book. There are ten surviving full-page illuminations including two [[evangelist portrait]]s, three pages with the four [[evangelist symbols]], a [[carpet page]], a miniature of the [[Virgin and Child]], a miniature of Christ enthroned, and miniatures of the [[Arrest of Jesus]] and the [[Temptation of Christ]]. There are thirteen surviving full pages of decorated text including pages for the first few words of each of the Gospels. Eight of the ten pages of the canon tables have extensive decoration. It is highly probable that there were other pages of miniature and decorated text that are now lost. In addition to these major pages, there are a host of smaller decorations and decorated initials throughout the text; in fact only two pages have no decoration.<ref>Nordenfalk 1977, 108.</ref>
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