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Siccome l'Indizione giunge nell'epoca moderna basandosi su un ciclo quindicennale di anni, comunemente con la parola Indizione si indica, appunto, il detto ciclo quindicennale per cui, applicando i disposti enunciati nel periodo precedente, gli anni di tale ciclo sono numerati progressivamente da 1 a 15 e a conclusione del detto ciclo il conto riprende da 1 essendo iniziato un nuovo ciclo.
== Denominazione degli anni nell'Indizione ==
Comunemente, gli anni all'interno dell'Indizione sono denominati come di seguito indicati:
* Indizione prima
* Indizione seconda
* Indizione terza
* Indizione quarta
* Indizione quinta
* Indizione sesta
* Indizione settima
* Indizione ottava
* Indizione nona
* Indizione decima
* Indizione undecima
* Indizione duodecima
* Indizione decima terza
* Indizione decima quarta o Anno indizionale decimo quarto, e
* Indizione decima quinta o Anno indizionale decimo quinto.
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Da quanto sopra, si evince per indicazione la denominazione di un determinato anno, secondo il numero d'ordine che esso occupa nel ciclo quindicennale, e per deduzione la distanza che lo separa dall'inizio del ciclo indizionale semprecché tale distanza non sia espressamente indicata nel documento.
== L'Indizione nell'evo antico ==
Probabilmente tale computo ebbe origine in Egitto dove ogni cinque anni, a causa delle piene del Nilo, si "indiceva" un censimento fiscale come anche testimoniato da un papiro probabilmente risalente al 207 a.C. .
E', invece, certo che con tale denominazione si indicava un tributo fiscale imposto ai cittadini dell'Impero Romano che, secondo alcune fonti, fu introdotto con carattere straordinario<ref>Pare che l'introduzione dell'Indizione nella Res Publica Romana risalga al 46 a.C. e si debba a [[Giulio Cesare]].</ref> e che in seguito divenne ordinario e, secondo altre fonti, a cadenza quinquennale. Ulteriori fonti sostengono che tale tributo fosse divenuto ordinario o, almeno, ne fosse stata riconosciuta ufficialmente l'ordinarietà, con [[Diocleziano]]<ref>È certo che [[Diocleziano]] nel 297-298 d.C. attribuì all'Indizione anche un carattere fondiario in quanto, oltre a mantenerla per i singoli cittadini, la fissò anche per ogni paio di animali sotto il giogo, cioè ''capita et iuga'': pare, altresì, che [[Diocleziano]] avesse stabilito che il tributo fosse anche pagabile solo in natura.</ref>
L'''Indizione'' originariamente era segnata solo in documenti di natura fiscale; è' indubbio che dal computo quindicennale e, pare anche, dalla denominazione dell'imposta fiscale cominciò a formarsi un computo cronologico basato su un identico numero di anni che si diffuse rapidamente nell'impero per regolare il tempo<ref>La diffusione repentina nell'Impero Romano è dovuta a considerazioni di carattere pratico in quanto tale computo era ritenuto più affidabile rispetto al computo basato sugli anni di sovranità imperiale a seguito della complessità venutasi a creare con l'istituzione della tetrarchia dioclezianea.</ref> e che rimarrà in uso nella tarda antichità ed anche oltre. Per volontà di [[Costantino I]], dopo la vittoria su Massenzio l'Indizione fu adottata, nel 312 d.C. ma per essere applicata dal 313 d.C., certamente come elemento cronologico di tutti i documenti poiché non tutti gli studiosi sono concordi nel ritenere ciò come un'adozione ufficiale dell'indizione quale sistema di datazione ma semplicemente come una sorta di riorganizzazione burocratica che prevede una metodologia di allineamento della datazione degli altri documenti rispetto ai documenti fiscali. Nel VI secolo d.C. è [[Giustiniano]] che fissa l'indicazione dell'anno indizionale nelle norme del [[Corpus iuris civilis|Corpus Iuris Civilis]] relative alla confezione dei documenti adottando ufficialmente ed inequivocabilmente l'indizione quale sistema di datazione <ref>Constitutiones 4.21: De fide instrumentorum et amissione eorum et antapochis faciendis et de his quae sine scriptura fieri possunt; e Novellae 73, relativa all'efficacia del documento, e 47, relativa alla composizione della data nei documenti.</ref><ref>L'opinione che ritiene che la disposizione costantiniana non sia un'adozione ufficiale dell'indizione quale sistema di datazione si basa sulla considerazione che la tale adozione ufficiale avviene con la legislazione giustinianea; l'opinione che la disposizione costantiniana sia da intendersi al contrario, ossia quale adozione ufficiale dell'indizione quale sistema di datazione, si basa sulla considerazione che le disposizioni giustinianee fanno riferimento al 313 d.C. quale anno d'inizio dell'uso di computare il tempo secondo il detto sistema di datazione.</ref>.
== L'indizione nel medioevo e negli evi moderno e contemporaneo ==
L'uso dell'Indizione resta in tutto il [[Medioevo]] e per buona parte della modernità, anzi, per l'[[Alto medioevo|alto Medioevo]], risulta essere uno dei criteri di datazione più certi in rapporto alla progressiva perdita di funzionalità di altri computi come gli "Anni del Consolato". Tale uso comincia a diffondersi nella maggior parte delle cancellerie occidentali, cioè fuori dal dominio bizantino, addirittura nel V secolo, ossia prima della legislazione giustinianea, e nel IX secolo viene adottato anche dai Franchi. Fu utilizzato, anche se
== Diverse tipologie di Indizione ==
Bisogna precisare che calcolare un'Indizione non implica averla "verificata" poiché per tutta l'età medioevale e moderna sono diversi gli [[Primo giorno dell'anno|stili di datazione]] per cui il computo delle Indizioni risente delle differenze di stile. In parole più semplici, esistono diversi tipi di Indizione secondo il giorno in cui si facevano iniziare, cioè il capodanno, che di seguito sono elencate:
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- lo Stile della Pasqua, in uso soprattutto in Francia per cui la data della Pasqua era il capodanno. Tale stile comporta notevoli differenze fra un anno e l'altro, dato che la data di Pasqua è mobile cadendo tra il 22 marzo e il 25 aprile.
== Calcolo dell'Indizione ==
Nelle scienze ausiliarie della storia, specialmente in [[Diplomatica]], è utile ottenere l'Indizione in rapporto all'anno dell'era cristiana perché il risultato permette di avere un ulteriore temine di confronto al fine di stabilire l'esatta data di emissione di un documento, nonché per stabilirne l'eventuale autenticità <ref>Nei documenti normalmente si trova indicata solo la denominazione dell'anno e raramente è espressamente indicata la distanza rispetto all'anno indizionale: non vi è mai alcuna indicazione circa la serie dei cicli indizionali anche se, secondo alcuni studiosi, tali cicli avrebbero avuto una qualche denominazione nella media antichità romana. Nell'ambito dell'Indizione quindicennale di cui si conosce l'inizio del primo ciclo, è evidente che il calcolo per stabilire di quale ciclo indizionale si tratti può essere effettuato mentre, nell'ambito sia di Indizioni quindicennali di cui non si conosce l'inizio del primo ciclo sia di Indizioni non quindicennali, il calcolo diventa più difficile e, se la teoria delle denominazioni dei cicli indizionali non fosse provata e che comunque sarebbe limitata alla media antichità romana, continuerà a risultare impossibile stabilire sulla sola base del computo indizionale la cronologia degli avvenimenti se gli stessi non sono posti in relazione ad altre coordinate cronologiche, per cui il computo indizionale continuerà a rimanere un elemento cronologico di controllo.</ref>.
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[[ja:インディクティオ]]
[[ka:ინდიქტიონი]]
[[lmo:Indisiù]]
[[ru:Индикт]]
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