Egisto Pandolfini: differenze tra le versioni

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Nel [[1958]], giudicato ormai al tramonto, torna a [[Ferrara]] dove Paolo Mazza, che oltre a valorizzare molti giovani sa perfettamente rilanciare vecchi campioni, crede ancora in lui e lo riacquista per poche lire.
Pandolfini - o "Gisto"" come lo chiamano con affetto i ferraresi - dà quindi il suo determinante contributo per salvare la SPAL dalla retrocessione in un campionato opaco per i ferraresi, dove brilla la stella di [[Saul Malatrasi]] che, ironia della sorte, partirà da Ferrara per militare nelle stesse squadre (nell'ordine Fiorentina, Roma e Inter per poi tornare anch'egli a Ferrara) in cui militò Pandolfini.
L'anno seguente nel miglior campionato di tutti i tempi della SPAL, Pandolfini ritrova il suo ex compagno dell'Inter [[Oscar Massei]] - il più grande spallino di tutti i tempi - e tiene a battesimo [[Armando Picchi]], [[Costanzo Balleri]] e [[Egidio Morbello]] che passeranno loro stessi all'Inter l'anno successivo, [[Dante Micheli]] che andrà alla Fiorentina e [[Gianfranco Bozzao]] destinato alla [[Juventus]]. Chiude con la Serie A nella primavera del [[1960]] a 34 anni contro il [[Vicenza Calcio|Lanerossi Vicenza]].