Unità militare terrestre: differenze tra le versioni

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{{Storiamilitare}}
Le '''unità militari''' sono le unità operative o amministrative in cui viene strutturata una [[forza armata]]. La branca dell'[[arte militare]] che studia l'organizzazione delle unità militari è l'[[organica]]. Qualsiasi forza armata deve operare in modo tale che non venga perso il controllo sulle azioni dei componenti, quindi, considerando che spesso deve intervenire su aree più vaste di quelle raggiungibili in tempi utili per modificare il corso di un'azione, la forza armata viene suddivisa in un certo numero di unità che possono agire sotto un controllo più diretto di quello che sarebbe possibile ottenere con un unico controllo centrale. Le unità militari, indipendentemente dalla forza armata, hanno una ''propria'' struttura gerarchica, che funge pure da raccordo tra le unità maggiori e le unità minori. Naturalmente le capacità operative delle unità militari diminuiscono man mano che viene ridotta la loro dimensione.
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==Unità militari in epoca classica==
=== Il mondo greco ===
[[Immagine:Greek_Phalanx.jpg|right|thumb|330px230px|Ricostruzione della falange oplitica greca. In realtà l'equipaggiamento dei soldati non era uniforme, tranne che a [[Sparta]], dato che ognuno doveva procurarsi da solo le [[arma|armi]] e decorarle.]]
La prima unità organizzata di cui si ha notizia in occidente in epoca classica è la [[Falange (militare)|falange oplitica]] delle città-stato della [[Grecia antica|Grecia]]. Questa unità era ulteriormente divisa in unità minori, a [[Sparta]] in ''enomotía'' (23 opliti) con quattro ''enomotíae'' che formavano un ''lóchos''<ref>Può essere interessante notare che il significato originale di ''lóchos'' è «imboscata, agguato» (vedi ''Lorenzo Rocci'' - '''Dizionario Greco Italiano''' - Società Editrice Dante Alighieri, 36ª edizione, 1991)</ref> (disposto su 8 linee). Successivamente, ai tempi di [[Senofonte]], i ''lóchoi'' furono portati a 144 uomini, con quattro ''lóchoi'' che formavano una ''mora'', con 6 ''morae'' che costituivano tutto l'esercito spartano (quindi di circa 3600 opliti). È proprio con la nascita della falange oplitica che nasce il concetto di unità militare (''táxis'') in cui ogni componente ha una funzione collegata a quella del soldato che ha accanto (''eutaxía''). A fianco della falange oplitica compaiono unità di cavalleria e di fanteria leggera (''peltastai'') solo successivamente alla [[Guerra del Peloponneso]].
 
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==Unità militari contemporanee==
Dopo l'epoca napoleonica il sistema dei corpi d'armata fu accolto anche nelle altre nazioni europee, mentre la divisione continuò ad essere praticamente un'unità monoarma (anche se fornita di artiglieria propria) fino alla [[prima guerra mondiale]]. Nel corso della prima guerra mondiale l'unità di impiego, dato il fronte ristretto e congestionato su cui operavano le truppe, fu il reggimento, mentre la divisione ebbe compiti praticamente solo amministrativi e l'impiego a livello di grande tattica avvenne nei corpi d'armata. Dopo il [[1916]] l'esercito tedesco, sviluppando le nuove tattiche di fanteria basate sull'iniziativa dei comandanti a livello inferiore, rivalutò l'importanza tattica del battaglione, che non fu più solo una divisione amministrativa del reggimento, ma divenne l'unità minima per l'impiego tattico, mentre negli altri eserciti coinvolti in guerra questa rivoluzione tattica non fu sviluppata fino a dopo la guerra, quando fu possibile studiare gli scritti teorici dello [[Stato Maggiore tedesco]]. Nel corso della guerra l'arma che ebbe la massima evoluzione organica fu l'[[artiglieria]], che fu suddivisa in artiglieria di divisione, artiglieria di corpo d'armata ed artiglieria di armata, in base alla maggiore unità a cui era sottoposta. Questa suddivisione in base all'organico si rifletteva anche sui [[Calibro (arma)|calibri]], in quanto l'artiglieria di divisione (in prossimità della prima linea) doveva essere sufficientemente mobile per sfuggire al tiro di controbatteria nemico e riprendere una nuova posizione in tempi relativamente brevi, quindi non poteva avere un calibro eccessivo. In base a considerazioni simili i calibri dell'artiglieria di corpo d'armata erano maggiori ed i pezzi dell'artiglieria d'armata avevano calibri tali che spesso erano richiesti serventi in numero molto elevato solo per caricare il pezzo.
 
=== La guerra corazzata ===
{{vedi anche|Guerra corazzata}}
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:*un battaglione logistico da combattimento.
Una struttura simile si trova nel [[Reggimento San Marco]] della [[Marina Militare Italiana]].</br>
 
==== Adeguamento dell'organica alle esigenze di impiego "fuori teatro" per missioni internazionali ====
Poiché gli impegni internazionali tendono a creare unità complesse multinazionali, l'Esercito Italiano recentemente ha ricreato la struttura a livello di divisione, intesa come comando senza forze proiettabile, quindi una struttura con stato maggiore e comunicazioni che va integrata di volta in volta con le unità necessarie alla missione da assolvere. Ovviamente, alcune di queste unità possono essere di altri paesi, come ad esempio avviene nella [[KFOR]] in [[Bosnia Erzegovina]] per fare solo un esempio; spesso queste unità sono composte da paesi che hanno in comune la dottrina militare e l'appartenenza ad una alleanza, tipicamente la [[NATO]], ma anche a livello [[UEO]], come la ''Forza da sbarco Silf (spanish-italian landing force)'' italo-spagnola <ref>{{cita web|url=http://www.paginedidifesa.it/2007/ranaldo_070519.html|titolo=Ultime notizie sulle attività della SILF|accesso=25 maggio 2008}}</ref> o la ''Divisione franco-tedesca'' esistenti da tempo.