Discussione:Breaking Benjamin: differenze tra le versioni

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Lollus (discussione | contributi)
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Non azzardiamo subito alla certezza...potrebbero essere anche piu di semplici amministratori...non per questo se una voce passa sotto il loro controllo è perchè di certo sanno il fatto loro e può darsi siano dei "CRITICI MUSICALI" anche di buon livello. non conterei su decisioni e affermazioni azzardate...prima è meglio verificare e testare l'idoneità...come all music--[[Speciale:Contributi/87.9.68.69|87.9.68.69]] ([[User talk:87.9.68.69|msg]]) 17:30, 23 ott 2010 (CEST)
 
Allora in questi casi si fa tanta confusione tra le diverse mansioni che svolgono diverse categorie di professionisti:
*giornalismo musicale non è critica musicale.
*critica musicale non è musicologia.
 
La storia della musica, i suoi canoni e le specifiche classificazioni, sono determinate dai musicologi, gli studiosi con un titolo, e le enciclopedie musicali.
 
Il critico musicale (professionista), in base a questi precisi canoni, critica, studia, valuta e interpreta la musica. Il cirtico musicale non si costruisce una storia della musica personale, non cambia la versione riconosciuta dei musicologi, e non esprime pareri che contrastano con la versione dei musicologi e delle enciclopedie.
 
Il giornalista musicale (professionista) è, tra queste tre, la professione che ha meno autorevolezza nel trattare la musica, in quando deve limitarsi a fare il lavoro del giornalista: ovvero intervista, commenta concerti, scrive articoli generici in ambito musicale, senza dover esprimere pareri e valutazioni personali. Il giornalista musicale "deve limitarsi, con la più totale neutralità ed obiettività, a riportare delle informazioni esterne, documentare fatti (un po' quello che dovremmo fare noi wikipediani). Nel caso un giornalista debba citare storia della musica e caratteristiche di un genere, deve essere letteralmente un "portavoce" dei musicologi e delle enciclopedie rimanendo fedele ai suoi canoni, e non influenzare le voci lasciandosi tentare dai punti di vista personali, e fare affidamento sui luoghi comuni o su documenti di stampo amatoriale.", come il giornalismo per definizione dovrebbe essere. Nel caso un giornalista debba influenzare i propri scritti con valutazioni personali e constrastanti con i riferimenti autorevoli (come aimè può succedere nel giornalismo in genere), allora non solo non può essere considerato autorevole, ma non sarebbe neanche per definizione un giornalista.
 
[http://www.rockline.it/Staff.php Questi nomi] a me non dicono niente, con tutto il rispetto. Se devo scrivere un articolo autorevole su un genere musicale, di certo mi rivolgo ad un enciclopedia, e non ad una recensione scritta da chissà chi.
 
Allora bisogna vedere:
#Se i gestori del sito sono professionisti.
#Se lo sono, bisogna vedere se sono critici o giornalisti.
#Proprio perchè non si ha la certezza che la gente che scriva su questi siti siano professionisti con un titolo, nel dubbio è bisognerebbe far prevalere fonti per il quale si ha la certezza della sua autorevolezza (libri, enciclopedie, note riviste).
#Il fatto che comunque sia gestito da critici e giornalisti (categorie secondarie), dovrebbe portare a rivolgermi piuttosto ad una fonte più autorevole per definizione, ovvero l'enciclopedia.
#Il fatto che i canoni di questi pseudo recensori molte volte contrastino palesemente con i canoni da enciclopedia, può essere un'ulteriore conferma della loro inattendibilità, o comunque dubbia affidaiblità.
 
La morale: qual'ora sorga un dubbio che non può essere sanato sull'attendibilità di una fonte, è più che ovvio e professionale, spostarsi su una fonte senza dubbio autorevole.--[[Utente:Lollus|Lollus]] ([[Discussioni utente:Lollus|msg]]) 14:20, 26 ott 2010 (CEST)
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