Repubblica Sociale Italiana: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 185:
==La caduta==
La caduta della Repubblica Sociale Italiana ebbe due tempi:
* il [[25 aprile]] [[1945]], con lo scioglimento dal giuramento per Militari e Civili, quale ultimo atto di governo di Mussolini;
* il [[29 aprile]] [[1945]], con la [[Resa di Caserta]]. Una resa incondizionata, congiunta ai Comandi tedeschi e relativa al territorio italiano, che impose alle Forze Armate repubblicane la consegna delle armi, oltre il passaggio in prigionia a discrezione dei vincitori della ''Campagna d'Italia''.
Nel [[1944]] gli angloamericani erano riusciti a superare le linee di resistenza lungo la penisola e alla conquista del Nord Italia si frapponeva soltanto la [[linea gotica]]. Quello che restava dello Stato Repubblicano istituito il [[28 settembre]] [[1943]] a [[Rocca delle Caminate]] di Meldola, trafitto da bombardamenti, guerriglie, razionamenti, requisizioni e sabotaggi, era sempre più in difficoltà.
La fine politica della RSI avvenne la sera del [[25 aprile]] [[1945]] nella sede della Prefettura milanese. Determinanti furono la disfatta tedesca del [[21 aprile]] a [[Bologna]] e la decisione di Mussolini di non difendere [[Milano]], aggiunte al fallimento di accordi di resa tramite esponenti moderati del [[Partito Socialista]] o, in extremis, tramite l'Arcivescovo Schuster.
[[Immagine:Graziani_Proxy_German.jpg|thumbnail|Traduzione in tedesco della delega di Graziani a Wolff per una [[Resa di Caserta|resa]] delle Forze Armate della RSI identica a quella dei Comandi tedeschi in Italia.]]
Dopo aver trasferito i poteri governativi al Ministro della Giustizia e aver disimpegnato tutti dalla
fedeltà alla RSI, Mussolini partì per Como, disarmato e con intenti affidati al caso anche se pronto a quell'incontro, da tempo desiderato, con un emissario di Churchill.
Ucciso il [[28 aprile]], l'indomani Mussolini sarà portato a Milano insiene ai fucilati sul Lungolago di Dongo e appeso a testa in giù in [[Piazzale Loreto]],luogo di un attentato con nove morti (sette tedeschi e due popolane) e di una rappresaglia (il 10 agosto 1944) contro dieci prelevati dal carcere di S. Vittore.
Alle ore 14.00 dello stesso [[29 aprile]] [[1945]] le Forze Armate della RSI risultarono definitivamente sconfitte secondo le Convezioni dell'[[Aia]] e di [[Ginevra]] perché, dopo un impegno firmato da Graziani per una resa militare alle stesse condizioni imposte ai tedeschi, in modo esplicito erano state incluse in un documento a validità internazionale, passato alla Storia come [[Resa di Caserta]].
Detto documento era attinente alla capitolazione del Comando tedesco del Sud Ovest e di quello delle SS und Polizei in Italia (per le retrovie) e fissava dopo tre giorni, alle ore 14.00 del [[2 maggio]], la cessazione delle ostilità sull'intero territorio di competenza.
Per la guerra dichiarata dall'Italia il [[10 giugno]] [[1940]] alla Francia e alla Gran Bretagna e l'[[11 dicembre]] [[1941]] agli Stati Uniti d'America era l'inizio della fase di armistizio, necessaria premessa per un [[Trattati di Parigi (1947)|Trattato di Pace]], che sarà firmato a Parigi il 10 febbraio 1947. Nella forma e nella sostanza, un vero e proprio ''diktat'' che entrerà in vigore in Italia il 16 settembre 1947.
== Voci correlate ==
|