Compressione dell'impulso: differenze tra le versioni

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== Compressione dell'impulso attraverso codifica di fase ==
 
Esistono altri mezzi per modulare il segnale. La [[modulazione di fase]] è una tecnica comunemente usata; in questo caso l'impulso è sudivisosuddiviso in slot temporali <math>\scriptstyle N</math> di durata <math>\scriptstyle \frac{T}{N}</math> per i quali la fase all'origine è scelta in accordo ad una convenzione prestabilita. Per esempio è possibile non cambiare la fase di qualche slot temporale (che conduce a lasciare il segnale così com'è, in quegli slot temporali) e sfasare il segnale in altri slot attraverso <math>\scriptstyle \pi</math> (che è equivalente a cambiare il segno del segnale). L'esatto modo di scegliere la sequenza delle fasi <math>\scriptstyle \{0,\, \pi \}</math> è operato in accordo con una tecnica conosciuta come [[Barker Code]]. È possibile codificare la sequenza su più di due fasi (codifica polifase). Come con un chirp lineare, la compressione dell'impulso è ottenuta attraverso un'intercorrelazione.
 
I vantaggi <ref>J.-P. Hardange, P. Lacomme, J.-C. Marchais, ''Radars aéroportés et spatiaux'', Masson, Paris, 1995, ISBN 2-225-84802-5, page 104. In lingua inglese: ''Air and Spaceborne Radar Systems: an introduction'', Institute of Electrical Engineers, 2001, ISBN 0-85296-981-3</ref> dei codici di Baker sono nella loro semplicità (come indicato sopra, uno sfasamento di <math>\scriptstyle \pi</math> è un semplice cambiamento di segno), ma il rapporto di compressione è più basso rispetto al caso del chirp e la compressione è molto sensibile ai cambiamenti di frequenza dovuti all'[[Effetto Doppler]] se quel cambiamento è più largo di <math>\scriptstyle \frac{1}{T}</math>.