MSX: differenze tra le versioni

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Lo standard di Nishi consisteva principalmente in un insieme di componenti che erano già disponibili per i produttori di computer (niente chip custom, quindi): la CPU principale era uno [[Zilog Z80]] operante alla frequenza di 3,58 [[Megahertz|MHz]]; la grafica era fornita dal chip [[Texas Instruments]] [[Texas Instruments TMS9918|TMS9918]], già usato nel [[Texas Instruments TI-99/4A|TI-99]] (un home computer che non ebbe molta fortuna), con 16 [[kilobyte|KB]] di [[VRAM]] dedicata; il sonoro era fornito dal [[General Instruments AY-3-8912|General Instruments AY-3-8910]], che controllava parzialmente anche le operazioni di [[Input/output]]; il controllo delle interfacce di I/O parallelo, come la gestione della [[tastiera (informatica)|tastiera]], era affidato ad un [[Intel 8255]] PPI (''Programmable Peripheral Interface'').
 
In realtà, nessuno di questi componenti rappresentava qualcosa di particolarmente avanzato, ma si trattava comunque di specifiche ragionevoli per costruire una buona macchina all'epoca in cui Nishi propose lo standard ([[1982]]) e già condivise da altri sistemi di quel periodo, come l'home computer [[ColecoVision]] (per il quale in seguito fu proposto anche un emulatore MSX software grazie al quale alcuni software potevano girare anche su questa macchina) o la [[console (videogiochi)|console]] [[Sega SG-1000]]. Per ridurre i costi molti produttori utilizzavano un processore personalizzato detto "MSX-Engine", che integrava in un unico chip alcuni dei componenti dei sistemi MSX quali il PPI, un chip sonoro compatibile (YM2149) oltre ad altri componenti, alle volte anche la stessa CPU Z80. Nonostante questol'idea chipalla base di queste specifiche fosse quella di contenere i costi, quasi tutti i computer MSX usavano una tastiera professionale al posto di una più economica tastiera con tasti in gomma, per cui alla fine il costo delle macchine saliva nuovamente. L'uso di questi componenti, insieme all'MSX di Microsoft, rendevano gli MSX dei buoni e competitivi home computer, anche se più cari delle offerte della concorrenza.
 
==Storia==
[[Immagine:Svi728.jpg|thumb|right|300px|SVI-728 della Spectravideo]]
Negli [[anni 1980|anni ottanta'80]], il [[Giappone]] era nel bel mezzo di un forte risveglio economico che molti, nel "mercato occidentale", pensavano fosse inarrestabile. Si temeva che le più grandi aziende giapponesi d'elettronica potessero essere in grado di appropriarsi di un mercato (quello dei computer) che gli occidentali avevano faticato così tanto per sviluppare, alla fine degli [[Anni 1970|anni settanta'70]].
 
Le grandi sinergie progettuali, unite alle notevoli capacità produttive delle aziende giapponesi, avrebbero consentito loro di sviluppare macchine migliori e più economiche, rispetto a quelle prodotte dagli occidentali. Tuttavia, le aziende giapponesi, inizialmente, ignorarono il mercato degli home computer ede eranofurono riluttanti a sviluppare un qualsiasi prodotto per cui non vi fosse uno standard ben affermato, temendo, a ragion veduta, che se ognuna di esse avesse presentato il proprio home computer (come accadeva in Europa e negli USA) la quantità di macchine, del tutto incompatibili tra loro, lanciate a contendersi il mercato, avrebbe impedito che vi fosse un vero vincitore, e sarebbe stata foriera di perdite anziché di profitti.
 
Quando lo standard MSX venne annunciato ed un gruppo di grandi aziende giapponesi annunciarono i loro piani per introdurre le relative macchine, ci fu un'ondata di panico nell'industria statunitense. Tuttavia, quando le macchine MSX iniziarono ad arrivare nel mercato occidentale (tardo [[1984]]), oramai non erano più competitive: l'[[IBM]] aveva introdotto il [[PC IBM]], la [[Apple Computer|Apple]] aveva rinnovato completamente la propria linea di computer, con i lorosuoi [[Apple Macintosh|Macintosh]], mentre la [[Commodore]] aveva lanciato da un anno circa il suo [[Commodore 64]] e, nel [[1985]], avrebbe immesso sul mercato il rivoluzionario [[Amiga]].
 
Pertanto, l'MSX non divenne mai quello standard internazionale che i suoi creatori avevano sognato, proprio perché non riuscì a prendere piede negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]].
 
In [[Giappone]] ed in [[Corea del Sud]], l'MSX divenne il principale home computer degli [[anni 1980|anni ottanta]]'80. Ebbe larga diffusione anche in alcuni paesiPaesi europei (specialmente in [[Olanda]], ma anche in [[Spagna]]), in [[Brasile]], in [[Argentina]], nei paesiPaesi arabi (ove era venduto col marchio Al-Alamiah) e nell'[[Unione Sovietica]] (cloni non- ufficiali prodotti dalle fabbriche statali sovietiche).
 
L'esatto significato dell'abbreviazione '"MSX'" è ancora motivo di dibattito. Molti credono che stia per '"MicroSoft eXtended'", per via del linguaggio di programmazione incorporato (l'[[MSX BASIC]],) scritto specificamente da Microsoft per il sistema MSX. In realtà, [[Kazuhiko Nishi]], in un'intervista rilasciata durante una sua visita a [[Tilburg]], in [[Olanda]] ([[2001]]), dichiarò che MSX sta per "'Machines''''M'''achines with Software'''S'''oftware eXchangeabilitye'''X'''changeability''" (macchine con software interscambiabile).<ref name="nome">{{cita web|url=http://www.msx.org/MSX-history.Kazuhiko-Nishi-Tilburg-2001-lecture.articlepage4.html|titolo=Conferenza di Kazuhiko Nishi a Tilburg (2001)|editore=MSX.org|accesso=28/10/10|anno=2001}}{{quote|Nishi afferma che è ben conscio del fatto che MSX è interpretato in maniera differente da diverse persone. Alcuni dicono che stia per "MicroSoft eXtended", altri per "Matsushita, Sony and (X)others". Ma Nishi riferisce alla platea che il vero significato è "Machines(hardware) with Software eXchangeability".||Nishi says that he is well aware of the fact that MSX is interpreted differently by many people. Some say it is MicroSoft eXtended, but others say it is Matsushita, Sony and (X)others. But Nishi tells the audience it really stands for Machines(hardware) with Software eXchangeability.|lingua=en}}</ref> Il sistema operativo [[MSX-DOS]] per la gestione dei dischi era compatibile con il [[CP/M]] ed era molto simile all'[[MS-DOS]]. Così facendo, Microsoft pensò di promuovere l' MSX per un uso home e l'[[MS-DOS]] per un ambito lavorativo/ufficio.
 
L' MSX conobbe diverse evoluzioni nel corso degli anni: MSX 1 ([[1983]]), MSX 2 ([[1986]]), MSX 2+ ([[1988]]) ed MSX turbo R ([[1990]]). Le prime tre erano computer ad 8-bit basati sul [[microprocessore]] Z80, mentre l'MSX turbo R, pur mantenendo lo Z80 onde assicurare la compatibilità con i modelli precedenti, gli affiancava una sua evoluzione, lo l'[[ZilogASCII Z800R800|R800]], conosciutoderivato anche comedallo [[R800Zilog Z800]]. Il turbo R fu introdotto nel [[1990]] ma non ebbe un grande successo, poiché fu prodotto solo da Panasonic esclusivamente per il mercato giapponese e, soprattutto, non fu molto supportato dalle case produttrici di [[software]]. Nel [[1995]] la produzione di quest'ultimo computer della serie MSX cessò. Complessivamente furono venduti 5 milioni di computer MSX nel mondo.
 
Nel [[2001]], Kazuhiko Nishi tentò di far rinascere la passione per l' MSX, grazie ad un [[emulatore]] MSX chiamato 'MSX PLAYer' che costituisce l'unico emulatore MSX ufficiale. Tutti i [[copyright|diritti]] (diritti d'autore) dell'MSX sono mantenuti da MSX Association. Una riscoperta del fascino dell'MSX, probabilmente, sarà un evento destinato principalmente all'utenza giapponese, che è stata la maggiore fruitrice di tale tecnologia. Tuttavia, nel [[2004]], l'azienda tedesca Bazix ha annunciato che diventerà la rappresentante di MSX Association in [[Europa]].
Nel [[2006]], l'MSX viene annunciato come uno dei sistemi emulati dalla "Virtual Console" di [[Nintendo]], che permette di scaricare alcuni vecchi titoli sulla console [[Wii]].