Utente:Franz van Lanzee/Sandbox 2: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Modifica su propria sandbox |
Modifica su propria sandbox |
||
Riga 1:
=== Guerriglia in Spagna e guerra in Germania ===
{{vedi anche|quinta coalizione|guerra d'indipendenza spagnola}}
[[File:Francisco_de_Goya_y_Lucientes_-_Los_fusilamientos_del_tres_de_mayo_-_1814.jpg|thumb|left|''[[3 maggio 1808]]'', quadro simbolo della repressione francese in Spagna dipinto da [[Francisco Goya]]]]
Riga 9:
Con l'intera [[penisola iberica]] ormai in preda alla guerra, consistenti rinforzi francesi vennero inviati nella regione, ma il [[23 luglio]] 1808 gli spagnoli ottennero un inaspettato successo nella [[battaglia di Bailén]], obbligando alla resa l'armata del generale [[Pierre Dupont de l'Étang|Dupont]]; la sconfitta fu un colpo durissimo per i francesi: dalla proclamazione dell'Impero, non era mai accaduto che un'armata francese venisse obbligata alla resa<ref>[[#Gerosa|Gerosa]], p. 399</ref>. Profondamente demoralizzato, il re Giuseppe abbandonò Madrid ripiegando con tutte le truppe oltre la linea del fiume [[Ebro]]. La situazione per la Francia si aggravò nell'agosto seguente, quando un esercito britannico agli ordini del generale [[Arthur Wellesley, I duca di Wellington|Arthur Wellesley]] sbarcò a [[Figueira da Foz]] per portare aiuto ai portoghesi; il [[21 agosto]] 1808 la piccola forza di Wellesley inflisse una pesante sconfitta ai francesi di Junot nella [[battaglia di Vimeiro]], obbligandoli a lasciare il Portogallo<ref>[[#Haythornthwaite|Haythornthwaite]], vol. 50, pp. 11 - 14</ref>. Con le sconfitte che andavano accumulandosi, Napoleone decise di intervenire di persona nel conflitto iberico, ed ai primi di novembre un grosso contingente della ''Grande Armée'' attraversò i [[Pirenei]] sotto la guida dello stesso imperatore<ref name=Gerosa402-404>[[#Gerosa|Gerosa]], pp. 402 - 404</ref>. Caduta la monarchia, la Spagna era priva di un governo centrale, ed i vari governi locali (le ''Juntas'') non riuscivano a coordinare i loro sforzi<ref name=Gerosa402-404 />; sfruttando le divisioni in campo nemico, i francesi batterono rapidamente le varie armate spagnole, ed il [[4 dicembre]] Napoleone fece il suo ingresso a Madrid, reinsediando sul trono il fratello Giuseppe<ref name=Gerosa402-404 />. Un esercito britannico sotto il generale [[John Moore]], accorso dal Portogallo per portare aiuto agli spagnoli, venne costretto ad intraprendere una difficile ritirata attraverso le montagne spagnole coperte di neve; nonostante le gravi perdite, i britannici riuscirono a raggiungere il porto di [[La Coruña]] ed a reimbarcarsi alla volta della Gran Bretagna, anche se lo stesso Moore rimase ucciso nella [[battaglia di La Coruña]] il [[16 gennaio]] [[1809]]<ref>[[#Haythornthwaite|Haythornthwaite]], vol. 51, pp. 5 - 10</ref>. Con la situazione ristabilita, Napoleone lasciò la Spagna per rientrare a Parigi il [[23 gennaio]] 1809, lasciando la conduzione delle restanti operazioni militari nella penisola iberica ai suoi marescialli.
Il rientro anticipato dell'imperatore dalla Spagna era stato richiesto dai recenti preparativi militari messi in atto dall'Austria: fin dalla sconfitta nel conflitto del [[1805]], l'impero asburgico aveva dedicato molte energie a ricostruire e modernizzare le sue forze armate, in attesa dell'opportunità favorevole per riguadagnare la posizione di potere in Europa strappatagli dalla Francia<ref name=Castle-p7>[[#Castle|Castle]], p. 7</ref>. Il momento propizio sembrò manifestarsi sul finire del 1808: le sconfitte di Bailén e Vimeiro avevano dimostrato che le armate francesi non erano invincibili, e con gran parte della ''Grande Armée'' inviata in Spagna l'Austria poteva sperare almeno in una parità numerica in caso di scontro in Germania<ref name=Castle-p7 />; vi era inoltre la speranza che un intervento austriaco avrebbe provocato tra i tedeschi una insurrezione anti-francese sul modello spagnolo<ref name=PhilipH-vol39-pp10-14>[[#Haythornthwaite|Haythornthwaite]], vol. 39, pp. 10 - 14</ref>. Come per la Prussia nel 1806, la corte austriaca si trovò divisa tra i favorevoli al conflitto (guidati dall'imperatrice [[Maria Ludovica d'Asburgo-Este]] e dal ministro degli esteri [[Johann Philipp Karl Joseph von Stadion|von Stadion]]) ed i contrari (tra cui si colocava il comandante in capo dell'esercito, l'[[arciduca]] [[Carlo d'Asburgo-Teschen]], convinto che l'Austria non fosse ancora militarmente preparata ad un confronto con la Francia)<ref name=PhilipH-vol39-pp10-14 />; solo dopo lunghe esitazioni l'imperatore [[Francesco II del Sacro Romano Impero|Francesco I]] decise per la dichiarazione di guerra.
Riga 46 ⟶ 47:
* <cite id=Fletcher> </cite>Ian Fletcher, ''Salamanca 1812'', Osprey Publishing, 1999, ISBN 84-8372-063-9
* <cite id=Castle> </cite>Ian Castle, ''Aspern e Wagram 1809'', Osprey Publishing, 1999, ISBN 84-8372-037-X
<references/>
|