Vincenzo Giordano Orsini: differenze tra le versioni

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Intervenne ai preparativi e alla [[spedizione dei Mille]] come colonnello comandante, dapprima della 2ª compagnia, poi dell’[[artiglieria]]. Fu tra i protagonisti della [[battaglia di Calatafimi]] e della finta marcia su [[Corleone]], con lo scopo di far credere ai borbonici che la spedizione si avviasse all’interno della Sicilia; difatti il generale von Meckel e il colonnello Ferdinando Beneventano del Bosco credendo che l’Orsini fosse [[Garibaldi]], lo inseguirono avventatamene sguarnendo così la difesa di [[Palermo]]. Fu nominato da [[Garibaldi]] ministro della Guerra e della Marina del nuovo governo dittatoriale siciliano. Nel [[1861]] entrò a far parte dell'esercito italiano con il grado di generale.
 
Con lo scoppio della [[Terza guerra di indipendenza italiana|terza guerra di indipendenza]] del 1866 fu nominato generale del [[Corpo Volontari Italiani]] comandante la 3ª Brigata volontari composta dal 5°º Reggimento di [[Giovanni Chiassi]] e dal 9º Reggimento di [[Menotti Garibaldi]]. Ispezionò tra l'altro anche [[Magasa]] e la [[Val Vestino]] occupate dal [[2º Reggimento Volontari Italiani]] del [[tenente colonnello]] [[Pietro Spinazzi]].
 
Nel [[1867]] sostituì [[Giovanni Nicotera]] nel comando della colonna operante nell’[[Agro Romano]]. Fu sindaco di [[Napoli]] dal [[1866]] al [[1867]] e fu ispettore della [[Guardia Nazionale]].