Anish Kapoor: differenze tra le versioni

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|Attività2 = architetto
|Nazionalità = indiano
|PostNazionalità = ,uno dei principali artisti del nostro tempo
|Immagine = Kapoor cropped.jpg
[[immagine:When I am pregnant.jpg.jpg‎|left|thumb|''When I am pregnant'', opera realizzata da Anish Kapoor.]]
}}
Nato da padre [[indiano]] e da madre ebrea irachena, a diciannove anni, dopo aver studiato due anni in [[Israele]] in una scuola di elettronica, si sposta in [[Inghilterra]] per iscriversi alla scuola d'arte, desiderioso di approfondire una ricerca che lo portasse a rispettare maggiormente le sue ragioni interiori. Si appassiona alle macchine celibi di [[Marcel Duchamp]] e conosce colui che diverrà il suo maestro [[Paul Neàgu]]. Da vita a una serie di installazioni volte a indagare i temi portanti nel suo percorso artistico: l'androgino, ovvero la dicotomia femminile-maschile, la sessualità, il rito e naturalmente un uso più ampio, del mezzo scultoreo, che da una parte pone l'artista in sintonia con alcune ricerche degli anni ‘60, come ad esempio l'[[arte povera]] o [[Joseph Beuys]], dall'altra ci mostra l'intima intenzione di aprire la scultura in forme nuove e innovative. Nel 1979 riscopre il suo essere indiano recandosi nel suo paese d’origine e prende atto della progressiva presa di coscienza di un'extraterritorialità, del situarsi sulla sottile linea di un confine, sul limite estremo di due culture,la cultura orientale e la cultura occidentale. Kapoor si reca nuovamente in Inghilterra con l’innovazione del colore puro, il pigmento, e inizia a dare vita alla serie dei “1000 Names”,instabili oggetti scultorei. In quegli anni l’artista è molto attivo: nel 1980, presso lo studio di [[Patrice Alexandre]] a [[Parigi]], Kapoor ha la sua prima mostra. Mentre nel 1981 è la volta della sua prima mostra personale,questa volta a [[Londra]], alla Coracle Press.in questi anni nasce una forte amicizia e notevole collaborazione con il titolare della Lisson Gallery di Londra, Nicholas Longsdail, questa galleria era il nucleo degli scultori della Nuova Scultura Britannica. Sempre a gli inizi degli ’80, l’interessa dell’artista è volto verso i colori. L’anno della svolta è 1990:è l'anno della partecipazione alla XLIV Biennale di Venezia e si presenta come il rappresentante della [[Gran Bretagna]]. Proprio in quella mostra si classifica primo e otterrà la conquista del "Premio Duemila". Due anni dopo arriverà il conseguimento del premio Turner,il più ambito premio britannico. Dopo l’inizio degli anni ’90, si inizieranno a susseguirsi commissioni, sia pubbliche che private e mostre in tutto il mondo. Per sperimentare nuovi lavori, riguardanti la verità innata della pietra, utilitta diversi materiali, si passa dal marmo di Carrara al granito, dall’ardesia all’arenaria; da qui nasceranno le opere come Void Field, 1989, fino a Ghost del 1989. Si cimenta con le superfici riflettenti, creando specchi deformanti o che addirittura annullano l'immagine stessa, dando vita a opere come Double Mirror, 1997, oppure come in Turning the World Upside Down, 1995 o Suck, 1998 che inghiottono la superficie verso un limite vertiginoso. Le opere che Kapoor concepisce trasformano, deformano nel vero senso della parola, la materia. Alla fine dei suoi anni d’oro, ovvero gli anni ’90, Kapoor da vita alla “Taratantara” un'opera per il Baltic, Centro per l'Arte Contemporanea di Gateshead. L’artista ha inoltre creato un monumento per il Millennium Park di Chicago. L’opera ha una forma di un grande fagiolo lungo diciotto metri e alto nove, il materiale usato è acciaio inossidabile ed è posizionato in mezzo al pubblico, è un’opera senza centro ed è un grande specchio deformante, che riflette il paesaggio che lo circonda e il cielo in un’unica superficie. Kapoor è sicuramente uno degli scultori più influenti e all'avanguardia della sua generazione; emerso agli inizi degli anni ottanta le sue opere hanno sempre incontrato il rispetto e l'apprezzamento di pubblico vasto e non specialistico, nonché la benedizione dei critici.
 
== Tecniche ==
[[immagine:1000names.png.jpg‎|left|thumb|''1000names'', alcune delle opere scultoree realizzate dall'artista.]]
Anish Kapoor è uno dei principali artisti del nostro tempo. Le tecniche di questo esperto artista sono molte e di generi diversi sempre a voler rappresentare qualcosa di innovativo. proprio dalla sua prima produzione è possibile notare la caratteristica di lavori semplici e gentili con materiali come il [[granito]], il [[calcare]], [[marmo]], [[legno]] e [[gesso]], oggetti dalle forme enigmatiche, geometriche o biomorfe, coperte da [[pigmenti]] coloratissimi, chiaro richiamo all'immaginario cromatico indiano. i colori ricorrenti nelle opere dell'artista indiano sono perlopiù caldi, e dotati di una luminosità quasi propria, un chiarore che sempre convive con l'oscurità e che spesso si trasforma in superfici specchiate che riflettono o assorbono la luce e la realtà intorno. Proprio riguardo ai colori dobbiamo dire che per kapoor il colore rosso ha il significato della passione, del sole che tramonta, della neve insanguinata dopo la battaglia, ma soprattutto dell’ interno del nostro corpo. Lascia una sua interpretazione anche del colore blu, o meglio il blu di Prussia, con un significato analogo a quello che aveva avuto Yves Klein. il blu è un colore particolarmente amato dalla filosofia esoterica e in tutte le religioni viene usato per tutto ciò che è sublime, spirituale, trascendente ed infinito. kapoor utilizza la polvere blu per smaterializzare le forme e renderle impalpabili, spingendole quasi alla lievitazione,impedendoci di comprendere la reale natura di ciò che stiamo osservando. E’ giusto ricordare inoltre che la pelle è per l'artista anglo-indiano, il momento della tensione e dell'azione dell'opera; è il luogo nel quale avvertiamo il cambiamento. Le opere sono configurazione di oggetti, diventano giardini o meglio luoghi, invadono lo spazio della sala e lo assorbono fino a renderlo parte dell'opera stessa. Hanno titoli che suggeriscono immagini mitologiche induiste, tuttavia l'impatto con l'opera ci riporta sempre verso una dimensione fisicamente percettiva, in cui l'unico mezzo di conoscenza sono i nostri sensi ed il nostro corpo. Verso la metà degli anni '80, le dualità vanno a poco a poco risolvendosi attraverso il riassorbimento nell'unità, come se la vagheggiata unione degli opposti, maschile e femminile, tangibile e immateriale, interiore ed esteriore, si fosse finalmente avverata e vedessimo congiunti i poli in una configurazione unica. Nascono Place, 1983, Pot for Her, 1984, Mother as a Mountain,1985, e altre opere. A partire dalla metà degli anni 1990 ha esplorato il concetto di vuoto, realizzando opere che sembrano, e talvolta lo sono,opere che scompaiono in pareti o pavimenti, per destabilizzare le nostre ipotesi sul mondo fisico. Danno impatto viscerale e immediato per dualità astratte, come presenza e assenza, l'infinito e illusione, solidità e intangibilità. Kapoor si focalizza sulle proprietà attive o di trasformazione dei materiali che usa. "Sono molto interessato al ‘non-oggetto’ o il ‘non-materiale’. Ho fatto oggetti in cui le cose non sono quello che in un primo momento sembrano essere. Una pietra può perdere il suo peso o un oggetto in modo speculare può mimetizzarsi nei suoi dintorni da apparire come un buco nello spazio, "dice Kapoor. Da opere come girando il mondo ''Inside Out'' (1995) alla massiccia scultura da 125 tonnellate Cloud Gate (2004) in esposizione permanente a Chicago's Millennium Park,il Kapoor sculture vuole coinvolgere il pubblico direttamente.
 
==Opere==
[[immagine:Kapoor cannone.jpg.jpg‎|left|thumb|''Shooting into the Corner'', l'opera di Anish Kapoor in azione.]] Partiamo con il dire che tutti i lavori di Kapoor mhannohanno dei titoli chiarificatori. Il titolo, infatti, come diceva Duchamp, è la parte fondamentale dell'opera. A questo proposito prendiamo prendiamo in esame l'opera''La guarigione di San Tommaso'' del 1989: si tratta di una quasi impercettibile raschiatura fatta si di una delle pareti della stanza espositiva. Una lacerazione rossa sul muro bianco, una specie di ferita: come quella presente sul costato di [[Cristo]] risorto e,che Tommaso, uno degli apostoli, vuole toccare per sincerarsi della sua meravigliosa presenza. mentre tra il 1989 e il 1990 l'artista crea un'opera che intitolerà ''Madonna''. Lo spettatore viene ammesso alla prensenza dell'opera in maniera frontale. Vincolata al muro da un sostegno invisibile, l'opera appare come sospesa. Non è possibile vedere cosa stiamo vedendo, l'oggetto sembra costituito da un grande disco circolare e quest'impressione aumenta, invece di diminuire, man mano che ci si avvicina ad esso. Arrivato quasi a contatto, lo spettatore percepisce la presenza di qualcosa d'inspiegabile; il disco sembra dotato di una forza attrattiva e misteriosa: bisogna allungare la mano per capire se si trattadi una piatta o cava. In quel momento avviene qualcosa d'irreversibile. Oltrepassata l'illusione della superficie piatta, la mano penetra nello spazioimprovviso del vuoto, del nulla e dell'assenza. L'osservatore avrebbe dovuto fermarsi davanti all'evidenza del mistero dell'opera, esattamente come si dovrebbe fermare davanti al mistero del sacro, senza tentare di razionalizzarlo. Per la religione cristiana la verginità di Maria rappresenta una questione analoga, ed il mistero del concepimento di Cristo è e deve nrimanere inafferrabile.Il significato profondo di quest'opera sta nella consapevolezza che, nel tempo disilluso e laico della nostra epoca l'uomo vuole provare a sfidare tutto, per cercare di entrare in contatto e comprendere il mistero del sacro.
Le opere di Anish Kapoor sono molte e soprattutto di diversi materiali, dimensioni, forme e significati. Una scultura molto particolare,ma con un significato diverso da quella sopra citata, è certamente ''When I am pregnant'' , scultura realizzata nel 1992, in fibra di vetro e [[vernice]], le sue dimensioni 198 x 152 x 15 cm. Quest’opera è realizzata su di una parete bianca e consiste in un bulbo che emerge dalla parete come una protuberanza; a seconda della posizione che lo spettatore assume è possibile vedere l’opera in maniera più chiara e nitida. Altre opere “da museo” se cosi possiamo chiamarle, sono i ''1000 names'',create intorno al 1979-80, questi, sono oggetti scultorei instabili, forme tra l'astratto e il naturale, completamente ricoperte di pigmento puro, il cui intenso colore giallo, rosso e altri, nasconde l'origine e suggerisce l'idea di sconfinamento di forme classiche - in primo luogo cerchi e rettangoli - sono apparentemente complessi, costruiti in una varietà di materiali sintetici e naturali, come ad esempio l’ alluminio, pigmenti, [[smalti]], [[resine]], [[polimeri]], e [[PVC]] per dare effetti unici a forme classiche e organiche. Altra opera molto particolare ma del tutto significativa è ''Shooting into the Corner'', un cannone che spara proiettili cilindrici in un angolo della galleria in cui esplodono come un corpo in un brutto fil di Hollywood. Istallato nel 2008-09, è alimentato da un compressore pneumatico e viene ricaricato da un addetto, con un intervallo tra un colpo e l’altro di 20 minuti. Nel 2009, Anish Kapoor è diventato il direttore artistico del Festival di Brighton, l’artista ha istallato 3 sculture, due delle quali in seguito descritte, da un forte significato, queste sono state istallate per tutta la durata del festival; i titoli delle opere sono: Sky Mirror nei giardini a Brighton Pavilion, Blood Relations (in collaborazione con lo scrittore Salman Rushdie) e 1000 names a Fabrica. Inoltre ha dato vita a 2 nuove opere: una grande opera dal titolo ‘The Dismemberment of Jeanne d’Arc’ e una performance intitolata 'Imagined Monochrome'. La risposta del pubblico fu così travolgente che la polizia ha dovuto ri-deviare il traffico intorno per controllare la folla che accorreva per vedere le sue opere.Opera molto curiosa a cui kapoor ha deciso di dare vita è appunto ''Sky Mirror'', un’ opera contemporanea e che possiamo trovare nel bel mezzo di una città, quindi si tratta di un’opera urbana. Riporta letteralmente il cielo a terra, si tratta di una scultura circolare in acciaio inox che poggia su di una piattaforma di pochi metri sopra il livello della strada. Istallato a New York, il suo lato concavo, angolato verso l'alto, riflette il cielo e un ritratto capovolto del Rockefeller Plaza, elegante e iconico grattacielo di New York City. Il suo lato convesso, di fronte la Fifth Avenue riflette una visione più terrena, compresi gli spettatori nel bel mezzo delle vie adiacenti. Questo oggetto cambia modo di vedere attraverso il giorno e la notte, ed è un esempio di ciò che Kapoor descrive come un "non-oggetto", una scultura che, nonostante la sua monumentalità, suggerisce una finestra o nulla e spesso sembra svanire con l'ambiente circostante. Una delle più recenti opere è invece il “Tall Tree and the Eye”, costruito nel cortile dell’accademia che ha creato, se cosi si può dire, lo scultore, ovvero questa opera si innalza nel giardino della Royale Accademy. E’costruita in acciaio inox, composta di 76 sfere a specchio incastrate l’una con l’altra che creano un continuo cambiamento, grazie ai loro riflessi ma nonostante questi componenti sembra essere priva di peso; questa “torre” è alta 15 metri e raggiunge quindi l’altezza dei palazzi che la circondano. Lo stesso Kapoor ha detto che per realizzare la scultura si è ispirato alle parole del poeta tedesco Rainer Maria Rilke,"È un insieme di immagini che ho sempre amato nei suoi sonetti a Orfeo e questo lavoro è, in un certo senso, una sorta di occhio che riflette le immagini senza fine", ha detto l’artista.
Oltre a queste opere ne sono state costruite delle altre, come ad esempio il famoso ''Cloud Gate'', presentato al Millennium Park di Chicago, un parco situato tra il Lago Michigan, ad est e il Loop a ovest, il Grant Park è stato un cantiere di Chicago fin dalla metà del 19º secolo. A nord di Monroe Street e situato l'Istituto d'Arte, a est Michigan Avenue, a sud Randolph Street, e ad ovest di Columbus Drive, era stato per molti anni uno cantieri ferroviari centrale e adibito a parcheggio fino al 1997, anno in cui fu messo a disposizione per lo sviluppo della città come Millennium Park. Dal 2007 il parco fu la seconda più grande attrazione turistica di Chicago, dietro solo Navy Pier. L’opera, situata nel mezzo del parco è stata costruita fra il 2004 e il 2006 e viene soprannominata ”The Bean" per la sua forma a fagiolo. Composta di 168 piastre di acciaio inox saldate insieme, il suo esterno completamente lucido non presenta cuciture di alcun genere. Il disegno è stato ispirato dal mercurio liquido la superficie riflette lo skyline della città che lo circonda, gli spettatori sono liberi di ammirarlo anche passandoci sotto visto l’altezza dell’ "omphalos" (dal greco "ombelico") è una rientranza alta 3,7 metri dove la superficie a specchio offre molteplici riflessioni di qualsiasi oggetto posto sotto di esso. Quest’opera è stata scelta durante un concorso di progettazione, all’inizio, quando fu scelto, ci si iniziò a preoccupare delle tecnologie che si potevano usare per l’assemblaggio, dopo di che nacquero ulteriori preoccupazioni sulla manutenzione dell’opera come ad esempio la variazione di temperatura estreme tra due stagioni con la paura di indebolire la struttura. Graffiti, escrementi di uccelli e le impronte digitali sono stati i potenziali problemi, in quanto inciderebbe l'estetica della superficie. Furono consultati molti esperti a riguardo, alcuni dei quali dissero che il lavoro non sarebbe stato possibile realizzarlo. Alla fine però, l’opera fu costruita, anche se con un ritardo rispetto ai tempi stimati; fu presentato incompleto nel 2004 per poi essere ultimato il 15 maggio del 2006. Dopo quel giorno il sindaco di Chicago decise che quella data sarebbe stata ricordata come il “Cuold Gate Day”. Il pubblico accettò subito questa scultura anche grazie al suo soprannome, l’opera è divenuta un importante pezzo di arte pubblica ed è oramai un simbolo di quella città, meta di turisti e fotografi, si vendono addirittura maglette, poster e cartoline con l’immagine di questa opera. Inoltre in questo parco e davanti a questa scultura sono stati girati alcuni film di Hollywood. Kapoor ha fatto sapere che la sua opera dovrebbe durare intorno ai mille anni, la manutenzione viene effettuata da una azienda che pulisce l’opera a mano due volte al giorno arrivando all’altezza di circa 2 metri, la pulizia totale dell’opera viene fatta ogni 40 anni sempre dalla solita azienda.
Quando kapoor gli fu posta una domanda alla quale si chiedeva se l'impegno con le persone e luoghi è la chiave del successo di arte pubblica, lo scultore rispose cosi:
“''sto pensando alle meraviglie del mondo, ai giardini pensili di babilonia e la torre di babele. È come se la volontà collettiva esce con qualcosa che abbia risonanza a livello individuale e diventa cosi mitica. Posso dire di prendere come modello per un modo di pensare. L'arte può farlo, e ho intenzione che anhdare avanti per questa strada vada dannatamente bene. Voglio occupare il territorio, ma il territorio è un'idea e un modo di pensare tanto quanto un contesto che genera oggetti.'' ”
 
==Architetture==
[[immagine:Temenos.jpg.jpg‎|left|thumb|''Temenos'', una delle cinque architetture dell'opera Tees Valley Giants]]
Anish Kapoor non si ferma soltanto realizzare sculture, si dedica anche all’architettura costruendo opere di dimensioni enormi ma con una innovazione sorprendente. Un’ opera del tutto insolita per forma e dimensione è la ''Taratantara'', un'enorme doppia [[tromba]] lunga 50 metri, larga ed alta 35 metri. Sorretta da due imponenti in layher, quest’opera è realizzata con un telone rosso in pvc, dalla consistenza simile a una gomma vellutata, delimita e circoscrive un “luogo”, fisico e psichico, fornito di due aperture. Il risultato finale sbalordisce e affascina; l’opera si offre a sguardi molteplici, ad infinite letture, a numerose analogie: ricorda un ponte, un tunnel, un enorme [[papillon]], un [[aquilone]], un gigantesco [[caleidoscopio]]. Con rara intensità poetica Kapoor cambia completamente volto al luogo in cui quest’opera appare, con le tecniche proprie di “un pittore che fa lo scultore”. Un’ ulteriore opera di dimensioni enormi è sicuramente il''Temenos'' la prima scultura per il progetto ''Tees Valley Giants'' (cinque enormi sculture formate da un elemento ad anello ed uno ad ellisse, alti circa 50 metri, uniti da una rete di cavi d'acciaio lunga 110 metri) ad essere annunciato, i lavori di costruzione sono iniziati nell'autunno 2008 e verranno completati entro la primavera del 2010. L’opera è stata realizzata da Anish Kapoor insieme all’ingegnere [[Cecil Balmond]] e sarà il più grande progetto di arte pubblica al mondo. Questi cinque cerchi si trovano nel [[Regno Unito]] e il Temenos (il primo dei cinque) tra il ponte del Middlesbrough Transporter e lo stadio Riverside e, opportunamente, a 110m. La sua struttura in acciaio è alta 50 metri, è sorretto da due un pali che hanno sopra di loro un anello circolare e un anello ovale,il tutto è tenuto insieme da un’intrecciarsi di fili d’acciaio; i paragoni si sprecano, si passa da un enorme retino per [[zanzare]] a una porta calcio dove i giocatori dello stadio vicino proveranno a fare [[goal]]. Il costo di questa opera è di £ 2.700.000 mentre il costo totale dei cinque cerchi è di 20 milioni di sterline
 
==Progetti==
Oltre alle opere già costruite, Anish Kapoor insieme Cecil Balmond, lo stesso con cui ha realizzato la ''Tees Valley Giants'', ha voluto accettare il progetto della costruzione del nuovo [[braciere olimpico]] che nel 2012 sarà acceso per l’inizio dei giochi olimpici di Londra. Il progetto è stato annunciato il 31 marzo del 2010 e il completamento della torre dovrebbe essere in torno al dicembre 2011. La torre è stata voluta a gran voce dal sindaco di Londra Boris Johnson e dal ministro delle Olimpiadi Tessa Jowell;fu decisao di farla perché nel 2008 il sindaco disse che a quel parco serviva “qualcosa” in più. La straordinaria opera in questione si chiama ''Arcelor Mittal Orbit'', una torre alta 115 metri, che diventerà il simbolo delle [[Olimpiadi]] di Londra del 2012 e che alcuni hanno già ribattezzato'' la nuova [[Tour Eiffel]]'', mentre altri – la rivista inglese di architettura online Archinet – l’ha soprannominata “la più grande erezione di Londra”. Una torre rossa sviluppatesi in una spirale che ricorda la forma del [[DNA]] e che racchiude in se i cinque cerchi olimpici. Questo monumento è più alto della ''[[Statua della Libertà]]'' di [[New York]], si ergerà sopra il parco olimpico di Londra. Il costo stimato è intorno ai 19 milioni di sterline, delle quali 16 sono proveninti dal più ricco magnate della Gran Bretagna, Lakshmi Mittal, presidente della società siderurgica ''Arcelor Mittal”, questa ditta produce acciaio e sarà quello che verrà usato per la costruzione della torre; mentre le altre 3,1 sterline provengono dalla London Development Agency. Il nome del progetto sopra citato unisce la compagnia Mittal, principale sponsor con il nome Orbit, cioè quello che Kapoor e Balmond gli avevano inizialmente dato. Il materiale con cui sarà costruita è appunto l’acciaio e sarà destinata a rimanere lì anche per consentire ai visitatori di poter guardare l’intero parco Oimpico; situata tra lo stadio e il Centro Acquatico, i turisti potranno osservare attraverso due piattaforme situate in cima alla torre il meraviglioso panorama che la circonda. Sia Anish Kapoor che Cecil Balmond hanno parlato di questa stupendaopera come un progresso radicale dell’architettura di combinare scultura ingegneria strutturale, riesce a combinare stabilità con instabilità che i visitatori possono notare e interagire potendo passeggiare dentro un passaggio pedonale incorporato fatto a spirale. Non sono mancate sia le lodi che le critiche in quanto al suo audace design, si è parlato di un progetto di vanità, di un discutibile uso durevole o di merito come progetto di arte pubblica. Un progetto incompiuto che Anish Kapoor doveva realizzare in Italia, insieme alla Future Systems che adesso si chiama Amanda Levete Architects a causa della morte del fondatore Jan Kaplick, è la stazione della metropolitana a Monte Sant’Angelo nel capoluogo partenopeo.questo progetto non comprendeva soltanto la stazione di Monte Sant’Angelo, ma tutto il collegamento ferroviario della metropolitana di Napoli, ovviamente ogni stazione avrebbe avuto il suo architetto e ingegnere di una certa caratura:
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*2006: viene presentata, a Chicago, la sua scultura Cloud Gate. Il costo è superiore a £ 10.000.000, è la più costosa opera pubblica mai realizzata al mondo;
*2009: lavora su una serie di commissioni importanti, tra cui la Tees Valley Giants;
 
==Bibliografia==
*http://www.contemporaryindianart.com/
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*Ernesto L. Francalaci, Arte Contemporanea, Zanichelli.
*http://www.google.it/imgres?imgurl=http://static.blogo.it/designerblog/metrosantangelo.
 
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