Pandolfo Testadiferro: differenze tra le versioni

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A partire dal [[943]] fu associato al trono di [[Benevento]] dal padre [[Landolfo I di Benevento|Landolfo I]], alla morte del quale ([[959]]) regnò in co-reggenza col fratello [[Landolfo III di Benevento|Landolfo III]]. Nel [[961]] sia lui che suo fratello divennero principi unici, sebbene Pandolfo, maggiore dei due, esercitò la maggior parte del potere effettivo. Il ''[[Chronicon Salernitanum]]'' parla comunque di co-reggenza e riporta il principio dell'indivisibilità del dominio unito di Benevento e Capua così come dichiarato da [[Atenolfo I di Capua|Atenolfo I]] nel [[900]], quando egli affermò ''Beneventanorum principatum eius filii Pandolfum et Landulfum bifarie regebant...communi indivisoque iure'' (Il principato beneventano fu retto in comune da Pandolfo e Landolfo sotto la stessa indivisibile giurisdizione).
 
[[Immagine:Torre di capodiferro Cartolina.jpg|thumb|right|[[Torre di Pandolfo Capodiferro]] presso la foce del [[Garigliano]] ]]
 
Nell'[[autunno]] del [[966]] [[papa Giovanni XIII]] guidò una spedizione promossa da [[Roma]], [[Spoleto]] e la [[Toscana]] contro i due fratelli, ma [[Gisulfo I di Salerno]] accorse in loro aiuto e scongiurò lo scontro armato. Il pontefice e Gisulfo siglarono un trattato di pace a [[Terracina]] nel [[968]], anno in cui un altro fratello di Pandolfo, Giovanni, fu creato [[vescovo]] di Capua dallo stesso Giovanni XIII.