5.000 lire: differenze tra le versioni
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Il testo di legge che regolava gli istituti di emissione dell'aprile 1910 limitava al taglio di lire 1000 la possibilità di emettere banconote.<ref name= Gavello>Gavello - Bugani: ''Cartamoneta''...</ref>
Sono riprodotte "con procedimento numismatico" due teste muliebri rivolte entrambe verso il centro, raffiguranti quella a sinistra un profilo di Cerere e quella destra il profilo dell'Italia. Colore blu celeste.
Dimensioni: mm 205×60 (cornice rettangolare compresi i margini). Carta: bianca filigranata. Officina: Officina della Banca d'Italia. N. pezzi autorizzati: 9.000.000 Normativa: D.M. 3 agosto 1945; D.M. 17 novembre 1947
Poco dopo la fine della [[Seconda guerra mondiale]], con un decreto ministeriale del 3 agosto 1945, la [[Banca d'Italia]] fu autorizzata all'emissione provvisoria di titoli al portatore che permettessero di far fronte alle esigenze. La Banca d'Italia emise quindi dei "titoli provvisori" da 5.000 e 10.000 lire che erano equivalenti come [[potere liberatorio]] ai biglietti a corso legale. Solo con la legge 1273 del 7 ottobre 1948 fu autorizzata l'emissione di banconote di questi tagli.
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