Van der Graaf Generator: differenze tra le versioni
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La formazione mutò subito dopo l'album di debutto: Ellis abbandonò e fu rimpiazzato da [[David Jackson]] (sassofono e flauto) e [[Nic Potter]] (basso). Questa formazione creò un nuovo sound, che abbandonava i toni [[rock psichedelico|psichedelici]] del primo album per un sono più strutturato e cupo, con evidenti influenze [[musica classica|classiche]] e [[jazz]]. Il risultato fu l'album ''[[The Least We Can Do Is Wave to Each Other]]'', seguito dopo breve tempo da ''[[H to He Who Am the Only One]]''. Durante le registrazioni di ''H to He'' Potter lasciò il gruppo, e la band decise di fare a meno del basso, che fu sostituito dai pedali bassi dell'organo. [[Robert Fripp]] dei [[King Crimson]] contribuì con una sezione di [[chitarra]] nel brano 'The Emperor in His War-Room'.
Il quartetto Hammill/Banton/Jackson/Evans di ''H to He'' oggi viene identificato come la "formazione classica" del gruppo. Si tratta di una formazione assolutamente atipica nel panorama rock, che riusciva a ottenere sonorità paragonabili, per potenza e aggressività dei suoni, a quelle dei veri e propri gruppi [[hard rock]], senza né [[chitarra elettrica]] né [[basso elettrico|basso]]. Il loro successivo album, ''Pawn Hearts'' ([[1971]], è da alcuni considerato l'album meglio riuscito della loro intera discografia. Secondo un formato piuttosto diffuso all'epoca, conteneva appena tre brani, di cui uno occupava con i suoi 20 minuti circa un intero lato del vinile
Con il nome di ''The Long Hello'', il trio rimasto registrò un album strumentale omonimo con Potter, [[Ced Curtis]] e [[Piero Messina]] ([[1973]]).
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