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Dedicata alla Santissima Annunziata venne ricostruita nel [[1832]] dopo che era stata distrutta dal terremoto dell'anno precedente.La chiesa presenta tre navate. La navata centrale porta al settecentesco altare marmoreo il quale è sormontato da una stampa in oro zecchino del Cristo di Giotto. Ai lati dell'altare due nicchie ospitano le statue lignee di S. Lucia e San Francesco di Paola. Due tele del Pollani di Andali, poste sulle pareti laterali del presbiterio, l'una la Madonna del Carmine (1858/9) l'altra la Natività ([[1854]]). La Chiesa della Santissima Annunziata è retta dal [[1977]] dal parroco don Francesco Poerio.
Le origini della chiesa, dedicata all'[[Annunciazione]], non sono del tutto certe. Sembra che esistesse già nel [[1400]]. Nel [[1700]] fu sede arcipretale; conquistò una posizione di prestigio nella diocesi di Santa Severina quando, nel [[1732]]/33, per interessamento dell'abate Fabio Di Bona presso il papa [[Clemente XII]], divenne “Insigne Colleggiata”Collegiata”, con un corpo capitolare composto da venti membri. Fu completamente ricostruita dopo il sisma del [[1832]] che l'aveva rasa al suolo; ampliata, fu riaperta al culto nel [[1859]]. Nel corso del tempo è stata oggetto di numerosi restauri. In quello realizzato negli anni sessanta, venne demolita un'artistica cupola e deturpata la facciata che con il restauro del [[1997]] è stata riportata allo splendore originale.
 
=== Il convento dei Frati Minori ===